Tregua sui dazi affonda oro e Bitcoin, impennata del petrolio
Incipit di luglio sotto i migliori auspici per i mercati con la tregua sui dazi sancita a margine del G20 di Osaka. L’accordo tra i presidenti Xi Jinping e Donald Trump ha convalidato le speranze degli investitori azionando la modalità risk on sui mercati. Le Borse volano con un balzo nell’ordine del 2% per Tokyo e Shanghai. Molto bene anche le Borse europee, con il Dax in prima linea (+1,77%) alla luce della forte presenza di società molto dipendenti dall’export. Bene anche il Ftse Mib che si limita a +0,95% dopo che il mese di giugno si era chiuso per Piazza Affari con un rimbalzo di oltre il 7% che ha permesso di recuperare quasi totalmente le perdite di maggio.
Gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto una tregua nella guerra commerciale e hanno accettato di riprendere i colloqui. l’amministrazione statunitense metterà in pausa l’iter per applicare nuovi dazi al 25% su 300 miliardi di dollari di prodotti cinesi.
Svolta anche sul fronte Huawei. Le aziende Usa potranno continuare a lavorare come fornitori della Huawei, ha detto inoltre Trump. “Inviamo e vendiamo alla Huawei una grandissima quantità di prodotti che finiscono nelle cose che loro producono e io ho detto che è ok continuare a vendere questi prodotti”, ha affermato Trump.
PETROLIO SI INFIAMMA, RUSSIA E ARABIA SI ACCORDANO PER ESTENSIONE TAGLI
Il petrolio è salito oltre $ 60 al barile a New York. Attesa per il meeting Opec di Vienna, in agenda oggi. In vista del meeting, la Russia ha stretto un accordo con l’Arabia Saudita per estendere l’accordo di produzione OPEC + potenzialmente fino al 2020. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto ieri che ha concordato con l’Arabia Saudita di estendere i tagli di produzione esistenti di 1,2 milioni di barili al giorno di 6-9 mesi.
In una mossa che mette in evidenza il crescente pericolo di controversie diplomatiche per il commercio e per i mercati, il Giappone ha dichiarato di voler schiacciare le restrizioni all’esportazione di alcuni prodotti tecnologici verso la Corea del Sud. Ciò ha ridotto le quote di LG Display Co. e Samsung Electronics Co., insieme ai fornitori giapponesi.
ORO E BITCOIN STORCONO IL NASO
Al contempo, cadono i cosiddetti beni rifugio, in particolare l’oro cede l’1,75% a 1.388 dollari l’oncia. La tregua sui dazi porta il mercato a supporre che sarà meno necessaria un’azione espansiva della Fed e delle altre banche centrali.
In caduta libera invece le criptovalute. Dopo i balzi di giugno, oggi il Bitcoin è arrivato a cedere il 10% scivolando sotto quota 11 mila; ancora peggio fa l’Ethereum con oltre -14%. Al prezzo attuale, l’Ethereum è ancora in calo del 79% rispetto al massimo storico di $ 1.423,20 stabilito il 13 gennaio 2018.