Notizie Notizie Mondo Trader in quarantena, rialzi azioni guidati da algoritmi e robot, fondi risk parity e fondi CTA

Trader in quarantena, rialzi azioni guidati da algoritmi e robot, fondi risk parity e fondi CTA

29 Aprile 2020 14:00

Algoritmi, robot, fondi risk parity, fondi CTA: sono questi i fattori-elementi che stanno facendo salire i mercati.  Di certo non i trader in carne e ossa. Parola di Nomura, che spiega come, in questi tempi di avversione al rischio ‘umana’ scatenata dal coronavirus COVID-19 e di conseguente lockdown, siano soprattutto le macchine a fare shopping di azioni.

Matrix style graphics are seen on an Apple iPhone in this photo illustration on January 22, 2019. (Photo by Jaap Arriens/NurPhoto via Getty Images)

“Con i partecipanti al mercato umani che rimangono alla finestra (sia in senso metaforico che letterale), le macchine stanno procedendo da sole acquistando azioni in modo sistematico“, ha spiegato l’analista del colosso giapponese, Masanari Takada.

Se qualche giorno fa gli indici azionari globali hanno esteso i loro guadagni, portando lo S&P a superare brevemente la soglia di 2.900 punti, non è stato dunque per gli investitori umani. Il merito sarebbe  degli “algoritmi che seguono le tendenze (CTA e fondi che si basano sulla strategia di risk-parity), e in qualche modo delle operazioni di short covering”.

In particolare, sembra che “i fondi risk parity, che si trovano come ogni fine mese a ribilanciare i portafogli abbiano aumentato lievemente le loro allocazioni verso l’azionario dei paesi avanzati e dei mercati emergenti, acquistando dunque azioni”.

Ma questo, semplicemente in alternativa agli acquisti di high-yield bond, che continuano invece a essere venduti dagli stessi fondi.

Di fatto, l’esposizione dei fondi risk-parity verso gli high-yield bond viaggia ai livelli più bassi dal 2013, il che significa però pure che, ben presto, gli acquisti di azioni (avviati per mancanza di alternative migliori ai bond high-yield) potrebbero rallentare.

A tuffarsi nell’azionario sono anche i fondi CTA (fondi di futures -Commodity Trading Advisors), che si stanno posizionando, in particolare, sul mercato dei futures Usa.

Takada ha aggiunto di credere che i CTA siano passati ad aprire posizioni nette lunghe sui futures sullo S&P 500,  dopo aver appena chiuso le posizioni short aperte sui futures sull’indice Russell 2000.

Ii fatto, il rally che questo indice ha segnato lo scorso 27 aprile, ovvero l’altro ieri, potrebbe aver visto i CTA optare per le operazioni di short squeeze.

E sembra che siano sempre i fondi CTA dietro al rimbalzo anticipato dell’azionario europeo. Nomura parla in particolare delle posizioni nette lunghe che questi fondi starebbero prendendo nella maggior parte dei mercati futures EMEA (Europa, Medioriente, Africa).

I futures sul Ftse 100 (Borsa di Londra), sull’Ibex 25 (borsa di Madrid) e quelli RTS (borsa di Mosca) sarebbero secondo Nomura gli unici in cui i fondi CTA detengono ancora posizioni short, su base netta.

In Germania, invece, i CTA sarebbero orientati ad aprire posizioni nette lunghe sui futures sul DAX. Tuttavia, vista la traiettoria discendente dell’indice Ifo tedesco, Takada avverte che “quello a cui stiamo assistendo (nel caso della borsa di Francoforte) è verosimilmente un classico rally di mercato orso”.

L’analista di Nomura conclude affermando- nell’articolo riportato da Zerohedge che -con il continuo parlare in Germania e in altre grandi economie del mondo di allentamento delle misure di contenimento-lockdown è possibile che gli algoritmi, giocando in anticipo, abbiano “già divorato parte del potenziale di un ribaltamento dei mercati associato alla fase di ripresa delle attività economiche”. Il che significa che le più grandi scommesse, ormai, sarebbero state lanciate. A dispetto degli investitori in carne e ossa, costretti alla quarantena.