Notizie Notizie Italia Tod’s resta a Piazza Affari, Della Valle rinuncia al delisting: “no operazioni ostili”

Tod’s resta a Piazza Affari, Della Valle rinuncia al delisting: “no operazioni ostili”

12 Dicembre 2022 13:00

I Della Valle hanno deciso di non perseguire la fusione mediante incorporazione di Tod’s nel veicolo DeVa Finance (interamente controllato dalla famiglia), rinunciando anche al conseguente delisting delle azioni Tod’s.

DeVa Finance, si legge in una nota, “ha preferito tenere conto delle indicazioni giunte dal mercato e non procedere ad un’operazione che potesse essere ritenuta ostile o quantomeno ‘not market friendly’”.

La decisione era nell’aria, dopo i risultati fallimentari dell’opa emersi lo scorso 25 ottobre. A Piazza Affari, il titolo arretra del 3,3% in area 32,3 euro.

 

Diego Della Valle: “ascoltato il mercato, incitamento a portare avanti i nostri piani”

Diego Della Valle, Amministratore Unico di DeVa Finance nonché Presidente, Amministratore Delegato e azionista di controllo di Tod’s, ha così commentato la decisione:

“Il valore di 40 euro per azione offerto al mercato era frutto di una attenta analisi fatta con correttezza e trasparenza. Prendiamo comunque atto che parte dei nostri azionisti ha ritenuto il valore del gruppo Tod’s significativamente più alto della nostra valutazione ed ha preferito rimanere in possesso delle sue azioni.”

L’Amministratore Delegato di Tod’s ha inoltre aggiunto:

Raccogliamo questo messaggio con attenzione e come incitamento a portare avanti i nostri piani, che passano attraverso lo sviluppo dei singoli marchi e la loro valorizzazione patrimoniale, che crediamo abbiano grandi margini di crescita nel medio periodo.”

 

Equita lima il target price a 30,6 euro

Gli analisti di Equita hanno confermato la raccomandazione ‘Hold’ sul titolo, tagliando però il target price a 30,6 euro da 33,2 precedenti.

A seguito della decisione di non procedere con la fusione e con il delisting delle azioni Tod’s, infatti, “viene meno la possibilità di incassare il diritto di recesso”, il quale sarebbe stato riconosciuto agli azionisti Tod`s che non avessero approvato l`eventuale fusione.

Sulla base della media dei prezzi degli ultimi sei mesi, il diritto di recesso “sarebbe stato intorno ai 36 euro per azione”, spiegano gli analisti della Sim milanese.

 

Il fallimento dell’opa a 40 euro per azione

La decisione di non procedere con il delisting di Tod’s era perlopiù attesa, in seguito al mancato perfezionamento dell’offerta pubblica d’acquisto lanciata dalla famiglia Della Valle ad un prezzo di 40 euro per azione.

Ad esito dell’opa, conteggiando anche le azioni di LVMH (che agiva di concerto), l’azionista di maggioranza avrebbe raggiunto una quota pari all’87% del capitale. Una soglia inferiore a quella prevista dalla condizione di efficacia, che implicava il raggiungimento del 90%. L’offerente ha scelto di non rinunciare a tale condizione e di restituire le azioni portate in adesione agli azionisti.

L’offerente aveva dichiarato nel documento di offerta di voler procedere in ogni caso al delisting tramite fusione di Tod’s nel veicolo DeVa Finance entro i sei mesi successivi alla chiusura dell’opa.

In tal caso, agli azionisti Tod’s contrari all’operazione sarebbe stato riconosciuto un diritto di recesso pari alla media dei prezzi del titolo nei sei mesi precedenti alla convocazione dell’assemblea chiamata ad approvare la fusione.

 

Titolo giù dopo il flop dell’opa, poi una lieve risalita

L’annuncio dell’opa, il 3 agosto, aveva fatto schizzate il titolo in Borsa oltre i 40 euro. A fine settembre Tod’s ha toccato un massimo in area 42 euro, a testimonianza del fatto che il mercato valuta la Società più del corrispettivo di 40 euro offerto.

Il fallimento dell’opa ha fatto precipitare nuovamente il titolo a 30,94 euro. Successivamente, le azioni del produttore di calzature hanno leggermente recuperato terreno, risalendo fino a 34,5 euro per poi arrivare ai 32,94 di venerdì, prima del calo odierno.

Un ribasso tutto sommato contenuto, poiché la decisione era già anticipata dal mercato. Diego Della Valle resta saldamente al comando di Tod’s, con una partecipazione pari al 63,64% del capitale e il 75,47% dei diritti di voto. Il fratello Andrea, vicepresidente, detiene lo 0,81% e lo 0,99% dei diritti, mentre Delphine (Lvmh) possiede il 10% e l’8,02% dei diritti di voto.

 

Ricavi Tod’s in aumento del 16,4% nei 9 mesi 2022

A novembre la società ha annunciato i dati sui ricavi dei primi nove mesi del 2022, in aumento su base annua del 16,4% a 724,9 milioni di euro. Numeri che beneficiano di un impatto positivo delle valute, soprattutto per i marchi Tod’s e Roger Vivier, che hanno la maggiore presenza all’estero. A cambi costanti, i ricavi sono pari a 703,8 milioni, in salita del 13% rispetto al corrispondente periodo del 2021.

“Tutti i marchi hanno registrato risultati molto positivi, particolarmente il marchio Tod’s, che ha ottenuto una crescita del 23% con ottimi risultati in tutte le categorie merceologiche” ha commentato Diego Della Valle.

“Considerando la raccolta ordini della prossima Primavera Estate e la grande attenzione dei consumatori per la qualità e la creatività dei nostri prodotti, pur all’interno di un mercato mondialmente difficile e poco prevedibile, siamo convinti di poter ottenere buoni risultati anche per il futuro” ha concluso l’Ad.