Titolo Azimut s’infiamma a Piazza Affari. Spunta il nome di Andrea Pignataro e i rumors su TNB

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C’è un’indiscrezione dietro al rally che sta mettendo a segno oggi Azimut a Piazza Affari. Il titolo del big italiano del risparmio avanza di oltre il 4% a 26,72 euro per azione, vicina ai massimi dell’anno toccati lo scorso 16 maggio a 27,76 euro e posizionandosi tra i migliori titoli del Ftse Mib della settimana, in scia all’indiscrezione riportata da Bloomberg su un potenziale ingresso nel capitale di TNB, la banca digitale in rampa di lancio da parte di Azimut e FSI, da parte dell’imprenditore Andrea Pignataro.
I rumors
Secondo le anticipazioni di Bloomberg nell’articolo dal titolo “Pignataro’s ION Plans to Invest in Azimut-Backed Fintech” a cura di Daniele Lepido e Sonia Sirletti, il Gruppo ION di Andrea Pignataro avrebbe allo studio l’acquisizione di una quota di minoranza pari a circa il 6% nella nuova banca digitale italiana che Azimut definisce “una wealth management bank di nuova generazione”. I colloqui sono in corso e la portata della partecipazione potrebbe ancora subire delle variazioni.
Ion è una holding con sede a Londra guidata da Andrea Pignataro che ha costruito il gruppo Ion a partire dal 1999, con un conglomerato attivo in tecnologie, servizi e dati finanziari. Importante la presenza in Italia, con diverse acquisizioni tra cui quelle in Cedacri, Cerved, Prelios e partecipazioni in alcune banche come Mps e Illimity.
Azimut e l’accordo vincolante con FSI per la creazione di TNB
Meno di un mese fa, è arrivato l’annuncio ufficiale di Azimut Holding che ha siglato un accordo quadro vincolante con FSI SGR, per la creazione di TNB, definita una banca di nuova generazione, digitally native e dedicata alla consulenza patrimoniale. L’operazione prende forma dal progetto volto alla creazione di TNB, annunciato da Azimut a fine marzo 2024 e avviato operativamente nel maggio dello stesso anno, con successiva concessione di un periodo di esclusiva a FSI a fine 2024.
Guardando ai numeri dell’operazione, il valore complessivo potenziale pari a circa 1,2 miliardi di euro nel tempo, con ulteriore upside per Azimut grazie alla partecipazione strategica del 19,99% detenuta in TNB.
“Frutto di un progetto strategico fra istituzioni di primo piano, l’iniziativa porterà alla nascita di TNB, un player digitale indipendente, focalizzato su servizi finanziari evoluti di wealth management e con l’ambizione di diventare un punto di riferimento per la clientela retail, affluent e private. TNB opererà attraverso un modello fondato su innovazione, solidità patrimoniale e valore delle persone”, si legge in una nota.
A seguito della transazione, Azimut ha precisato che proseguirà il suo percorso di crescita come player globale indipendente con oltre 100 miliardi di euro di masse totali, circa 880 consulenti finanziari in Italia e oltre 850 professionisti a livello internazionale. Allo stesso tempo, l’iniziativa consente ad Azimut di consolidare il proprio posizionamento come piattaforma globale e indipendente di consulenza finanziaria multigenerazionale, rafforzando la flessibilità del Gruppo per le decisioni strategiche di sviluppo e crescita (organica ed inorganica) in Italia e all’estero.
La transazione sarà completata attraverso una serie di operazioni societarie che sono state così sintetizzate in tre punti:
- l’acquisizione da parte di Azimut di una banca, identificata insieme a FSI e con cui sono in corso discussioni in fase avanzata, previo completamento di un’operazione societaria riguardante la Banca stessa;
- il rebranding della Banca in TNB e il conferimento attraverso la scissione parziale a TNB di un perimetro selezionato delle attività distributive italiane unitamente ad altri asset di Azimut;
- la vendita da parte di Azimut dell’80,01% del capitale sociale di TNB a FSI, affiancata da un pool di co- investitori, tra cui i manager e consulenti finanziari coinvolti nel progetto.