Timido rimbalzo in Asia: Euro ancora debole
Tornano gli acquisti sulla Borse asiatiche. Si interrompe, finalmente, la sequenza di chiusure negative per le Borse d’Estremo oriente grazie anche alla buona chiusura registrata ieri sera a Wall Street. L’indice di riferimento dell’Area, il Msci Asia Pacific Index ha registrato un progresso superiore al mezzo punto percentuale risalendo dai valori più bassi da oltre 13 mesi. Bene la Borsa giapponese con l’indice Nikkei risalito di quasi un punto percentuale grazie al corposo rimbalzo messo a segno da industriali, finanziari e tecnologici. In risalita anche la Borsa australiana che ha segnato un progresso di circa un punto percentuale grazie all’andamento dei titoli del settore minerario. In controtendenza la Borsa di Shanghai che a pochi minuti dalla chiusura cede circa un punto percentuale: da segnalare però come ieri questo listino era rimasto chiuso per festività. Festività che oggi ha inibito le contrattazioni in Corea del Sud e Hong Kong.
Si conferma la debolezza dell’Euro
Il movimento di questa mattina è chiaramente da interpretarsi quale semplice rimbalzo tecnico favorito dall’elevato ipervenduto accumulato nelle ultime giornate. Non si intravedono, almeno per il momento, temi catalizzatori capaci di modificare il sentiment ribassista sottostante. Osservato speciale l’Euro che continua a cedere terreno nei confronti delle altre principali valute mondiali. Significativo l’andamento contro lo yen sceso ieri fino a quota 103,9, il valore più basso dal lontanissimo giugno 2001. Leggera ripresa invece contro il dollaro questa mattina risalito a 1,3680 dopo aver toccato ieri a 1,3495 il minimo da febbraio.
Osservati speciali le aste dei titoli di stato europei
Dato oramai per scontato dalla maggior parte degli analisti un imminente default della Grecia (la probabilità implicita nelle quotazioni dei Cds è oramai superiore al 95%), gli operatori guardano con preoccupazione le aste dei titoli di stato degli altri Paesi di Eurolandia. Ieri l’asta di Bot italiani ha riscontrato un’interessante domanda sui titoli a un anno grazie, probabilmente, al netto rialzo dei rendimenti registrato (Bot 4,15%). Lo spread Btp/Bund è intanto schizzato ieri fino a 385 punti mentre questa mattina scambia a 379 punti. Valori estremamente elevati che sembrano non beneficiare delle indiscrezioni che si sono rincorse durante la notte secondo cui la Cina sarebbe pronta a intervenire sui mercati in supporto ai titoli di stato del Bel Paese.