Notizie Notizie Italia Tim, fioccano buy sul titolo: mercati galvanizzati da “parole magiche” Labriola su dividendo

Tim, fioccano buy sul titolo: mercati galvanizzati da “parole magiche” Labriola su dividendo

14 Novembre 2024 13:40

Seduta dai due volti per Telecom Italia a Piazza Affari. Dopo un avvio incerto, il titolo del gruppo tlc italiano è scattato al rialzo (ora sale di quasi il 6% e riacciuffa i 23 centesimi) dopo le parole del ceo Pietro Labriola nel corso della conference call in cui sono stati illustrati i conti dei 9 mesi del 2024. A far scattare gli acquisti corposi le dichiarazioni in termini di debito e ritorno del dividendo.

Guardando ai conti di ieri sera, “la nuova Tim”, con il primo trimestre senza Rete, si è presentata al mercato con Ebitda e ricavi in miglioramento, debito in calo, con la conferma della guidance per il 2024.

Titolo Tim scatta con parole Labriola su dividendo

Seduta in deciso rialzo ora per il titolo Tim, che avanza del 5,9% e si posiziona tra i migliori del Ftse Mib. Resta alle spalle di Mps che è in rally di oltre il 12% all’indomani del collocamento della quota pari al 15% del Tesoro per 1,1 miliardi di euro. E se l’azione Tim era partita in sordina, ha iniziato a macinare con decisione i rialzi con l’avvio della conference call e in particolare le parole del ceo Labriola su debito e dividendo. Su quest’ultimo punto ha detto: “Con il nuovo piano in arrivo a febbraio, a un anno dalla nuova Tim, avremo più spazio per dare dettagli sulla potenziale remunerazione degli azionisti“. E ha aggiunto: “I numeri che mostriamo oggi sono ‘on track’, ci potrebbe essere spazio anche per un miglioramento del piano precedente”. Insomma, di fronte a queste parole il mercato brinda a un possibile ritorno del dividendo in quella che viene spesso chiamata “la nuova Tim”.

Tra le “parole magiche” per gli investitori ci sono anche quelle legate al debito, anch’esse con una prospettiva positiva. Durante la conference call con gli analisti, Labriola ha detto che “il debito netto si sta riducendo come previsto”, ed è attesa una accelerazione di questa tendenza durante l’ultimo trimestre dell’anno.

Ebitda, ricavi e debito: tutto sui numeri dei primi 9 mesi

Ma facciamo un passo indietro e guardiamo nel dettaglio ai conti dei primi 9 mesi. Un periodo che ha visto i ricavi totali di gruppo attestarsi a 10,7 miliardi di euro, in crescita del 3,4% anno su anno (+1,8% nel domestico a 7,4 miliardi, +7,2% in Brasile a 3,3 miliardi); mentre quelli da servizi hanno mostrato una crescita del 4,1% anno su anno a 10 miliardi (+2,7% nel domestico a 6,8 miliardi di euro, +7,1% in Brasile a 3,2 miliardi). Nel periodo gennaio-settembre, l’Ebitda è aumentato dell’8,7% anno su anno a 3,3 miliardi (+8,3% nel domestico a 1,6 miliardi, +9,0% in Brasile a 1,6 miliardi); in decisa crescita anche l’Ebitda after lease di gruppo, che è salito dell’11,1% anno su anno a 2,7 miliardi (+8,3% nel domestico a 1,5 miliardi, +14,4% in Brasile a 1,3 miliardi).

Nel solo terzo trimestre, il gruppo guidato da Pietro Labriola ha visto l’Ebitda organico salire del 7,6% a 1,11 miliardi di euro (in linea con il consensus Bloomberg) e un Ebitda afetr lease crescere del 7,5% a 943 milioni, al di sotto delle attese degli analisti che indicavano una crescita più sostenuta a 953,9 milioni. In crescita anche la voce ricavi che nel terzo trimestre ha registrato un fatturato di 3,57 miliardi (+3,2% a/a) dai 3,56 miliardi del consenso.

Indicazioni positive dall‘indebitamento finanziario netto rettificato after lease del Gruppo al 30 settembre 2024 che è sceso sotto gli 8 miliardi di euro, in calo di oltre 0,1 miliardi di euro rispetto al valore immediatamente successivo al perfezionamento della cessione di NetCo.

L’evoluzione della posizione finanziaria netta attesa nell’ultimo trimestre dell’anno, spiega una nota, permetterà al Gruppo di raggiungere l’obiettivo di deleverage indicato, con un rapporto fra l’indebitamento finanziario netto rettificato after lease e l’Ebitda organico After Lease minore o uguale a 2 volte. Il target non include i proventi per la cessione della partecipazione residua in Inwit, il cui closing è atteso il prossimo 29 novembre, a un prezzo di 10,43 euro per azione e con un incasso previsto di circa 250 milioni. Sulla base dei risultati al 30 settembre 2024, Tim ha annunciato la “confermato tutte le guidance fornite al mercato per l’anno in corso”.

Sempre nel corso della conference call, Labriola ha definito “il 2024 come un anno chiave per porre le basi per la crescita futura” e ha indicato che “dopo la vendita di Netco, la nuova Tim è operativa”.

Il tutto in una giornata in cui si attendono anche novità sul fronte Vivendi. Ricordiamo che è prevista per oggi presso il tribunale di Milano l’udienza sulla causa intentata dal socio di maggioranza di Tim (con una quota di quasi il 24%) contro Telecom Italia sulla decisione di cedere la Rete.