TIM Day storico, Elliott strappa maggioranza cda a Vivendi. Inizia nuova era
Ha vinto la voglia di cambiamento, ha vinto il desiderio di inaugurare una nuova era e ha vinto il fondo Elliott: ha perso sicuramente Vincent Bolloré, tra l’altro alle prese con i guai con la giustizia, e con lui ha perso Vivendi, il colosso francese dei media che il finanziere bretone controlla. Nella giornata del Tim Day arrivata oggi, 4 maggio, l’assemblea degli azionisti ha emesso il suo verdetto sulla composizione del cda.
La lista proposta dal fondo di Paul Singer ha avuto la meglio: il 49,84% dei soci presenti all’assemblea ha votato a favore di tutti i suoi membri, contro il 47,18% degli azionisti che sono rimasti fedeli invece a Vivendi, primo azionista del gruppo di tlc con una quota del 23,9%.
Immediata la reazione del titolo in borsa, che ha virato in positivo subito dopo l’annuncio. E la reazione è stata piuttosto concitata anche nell’assemblea, visto che Franco Bernabé, che presiede i lavori dell’assemblea degli azionisti di Telecom Italia nelle vesti di consigliere decano, è stato costretto a richiamare all’ordine gli azionisti pro-Elliott, che hanno manifestato tutto il loro entusiasmo per la vittoria del fondo.
“Non siamo allo stadio. Non siamo alla curva sud“, ha detto Bernabé, cercando di calmare gli animi.
La lista del fondo Elliott interamente eletta è formata dagli indipendenti Fulvio Conti, Alfredo Altavilla, Massimo Ferrari, Paola Giannotti de Ponti, Luigi Gubitosi, Paola Bonomo, Maria Elena Cappello, Lucia Morselli, Dante Roscini, Rocco Sabelli.
Dei componenti della lista presentata da Vivendi, sono stati eletti solo cinque, che sono Amos Genish, Arnaud de Puyfontaine e gli indipendenti Marella Moretti, Michele Valensise e Giuseppina Capaldo.
Indubbiamente, il TIM Day passerà alla storia, avendo dato il via una nuova fase per il gruppo di tlc. Conciliante, dopo settimane di accuse alla gestione dei francesi, il fondo Elliott, che ha parlato della necessità di avviare ora un “dialogo costruttivo sui dividendi, sulla rete e sulla conversione delle azioni di risparmio”.
Vivendi ha dal canto suo indicato la ferma intenzione di vigilare e di rimanere investitore di lungo periodo in Tim, e ha aggiunto che farà di tutto per evitare lo smantellamento della società di tlc.
Ancora, il colosso francese dei media ha sottolineato l’importanza che l’amministratore delegato Genish riceva dai consiglieri proposti da Elliott che sono stati eletti oggi tutte le garanzie in merito alla realizzazione del piano industriale 2018-2020.