Notizie Notizie Italia TIM balza a Piazza Affari sulla scia dei nuovi rumors

TIM balza a Piazza Affari sulla scia dei nuovi rumors

Pubblicato 10 Febbraio 2022 Aggiornato 11 Febbraio 2022 13:59

Telecom Italia balza del 1,3% a Piazza Affari trovandosi ora a 0,4222 euro ad azione. Secondo alcune indiscrezioni riportate da Bloomberg, i principali azionisti di Tim considererebbero troppo bassa l’offerta da 12,4 miliardi di euro presentata lo scorso novembre dal fondo Kkr per l’acquisizione di Telecom Italia. Se da una parte l’obiettivo del governo guidato da Mario Draghi è quello di agire nell’interesse del Paese, creando un’unica rete nazionale a banda ultra larga, dall’altra i maggior azionisti della società non vogliono perdere il controllo della società di telecomunicazioni italiana. Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che possiede il 10% di TIM, con quota in carico a 82 centesimi di euro per azione, sarebbe infatti restia ad accettare l’offerta di 50,5 centesimi di Kkr. Anche la francese Vivendi, che possiede circa il 24% della società, ha già affermato che l’offerta del fondo americano non riflette adeguatamente il valore dell’azienda.

Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia si riunirà il prossimo 14 febbraio per discutere nuovamente sui piani della società e non è da escludere che possano rivedere nuovamente l’offerta di Kkr, confrontandola con le altre soluzioni proposte dall’AD. Pietro Labriola ha infatti ricevuto l’incarico, tutt’altro che semplice, di massimizzare il valore degli asset infrastrutturali della società. Secondo quanto riporta Reuters, Telecom Italia e Open Fiber stanno tenendo dei colloqui per arrivare ad un accordo che permetta di condividere l’infrastruttura della rete in alcune zone d’Italia. Per Cdp, che è socia al 60% di Open Fiber, la creazione di una rete unica è la via migliore sia per garantire la cablatura e la digitalizzazione del Paese, che è anche uno degli obiettivi del Pnrr, sia per preservare l’occupazione e le tecnologie. Tra le possibili soluzioni messe in campo da Labriola per risanare la società c’è il piano di separazione della società in due realtà distinte. Una società di rete fissa, chiamata NetCo, e una società dei servizi, chiamata ServiceCo, che dovrebbe tenere al suo interno sia le attività consumer (in Italia e in Brasile), sia le attività dedicate ai grandi clienti (il cloud di Noovle e l’information technology di Olivetti). Sono ancora molti i dossier aperti sul tavolo del board di Tim e con tutta probabilità capiremo meglio quale strada intraprenderà la società quando sarà presentato il nuovo piano industriale il prossimo 2 marzo.

Analisi tecnica

La situazione tecnica di Telecom appare costruttiva e in via di miglioramento. Nonostante da novembre 2021 la tendenza di breve sul titolo permane impostata al ribasso, con la seduta di oggi è stata violata al rialzo la trendline discendente costruita da novembre. Il titolo si è appoggiato all’importante supporto statico dato dalla media mobile a 200 periodi a quota 0,40 euro e da li ha trovato nuova forza rialzista per proseguire fino ai prezzi attuali. In caso prosecuzione al rialzo le prossime resistenze che potrebbero ostacolare un rialzo dei prezzi sono prima in area 0,4370, livello da cui transita anche la media mobile a 50 periodi, e poi 0,4306. Al contrario, in caso di prese di beneficio, un ritorno sotto 0,4080 euro potrebbe far sprofondare i prezzi verso target più profondi in area 0,3952 euro.