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Threads: e ora Twitter minaccia di fare causa a Meta

7 Luglio 2023 13:21

La novità Threads rischia di far finire Meta Platforms e Twitter in tribunale. Per il momento è una minaccia: Twitter,  la società gestita dal ceo di Tesla Elon Musk ha minacciato di citare in giudizio Meta Platforms per la nuova piattaforma Threads.

La presa di posizione ufficiale di Twitter è arrivata con una lettera inviata a Mark Zuckerberg dall’avvocato Alex Spiro.

Ricordiamo che mercoledì scorso Meta Platforms ha lanciato Threads una nuova piattaforma con la quale cerca di fare concorrenza diretta a Twitter:

nell’arco di poco più di due giorni il nuovo social network ha già registrato 30 milioni di iscrizioni, andando ad attingere direttamente al bacino degli utenti di Instagram, l’APP che fa capo a Meta Platforms, ex Facebook, insieme all’APP di messaggistica WhatsApp.

Twitter, le accuse contro Meta Platforms

Con la lettera, l’avvocato Alex Spiro ha accusato Meta Platforms di aver assunto alcuni ex dipendenti di Twitter, che avrebbero continuato ad avere accesso ad alcuni segreti commerciali della società e in possesso di alcune informazioni altamente riservate.

Twitter avrebbe mostrato tutta l’intenzione di far rispettare completamente ed interamente i propri diritti di proprietà intellettuale.

Di conseguenza, a Meta Platforms è stato intimato di adottare misure adeguate a interrompere l‘utilizzo dei segreti commerciali del social concorrente. O di altre informazioni altamente riservate.

A confermare la presenza della lettera e renderne nota parte dei contenuti è stata una fonte interna citata da Reuters.

Sollecitato a dare una versione ufficiale e un commento proprio da Reuters, Spiro non ha risposto.

La risposta della casa madre di Facebook, però, non si è fatta attendere. Andy Stone, portavoce di Meta Platforms, ha spiegato che nessuno nel team di ingegneri di Threads è ex dipendente di Twitter.

Dal canto suo, con un tweet, Elon Musk ha affermato che la concorrenza va bene, ma che non si può imbrogliare.

Instagram e Facebook nel portafoglio di Meta Platforms

A seguito dell’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk, il popolare social network ha visto crescere la concorrenza.

Hanno tentato di entrare a gamba tesa nel suo segmento di mercato Mastodon e Bluesk.

Discorso diverso, invece, è quello di Threads, che assomiglia molto a una piattaforma di microblogging.

È vero, comunque, che per il momento Threads non è ancora in grado di supportare le parole chiave o i messaggi diretti.

Nel caso in cui Twitter avesse intenzione di presentare una vera e propria denuncia per furto di segreto commerciale nei confronti di Meta Platforms, dovrebbe essere in possesso di molti più dettagli rispetto a quelli contenuti all’interno della lettera.

Secondo alcuni esperti di diritto della proprietà industriale, tra i quali vi è Mark Lemley, professore di diritto di Stanford, “è improbabile che la semplice assunzione di ex dipendenti di Twitter (che Twitter stessa ha licenziato o allontanato) e il fatto che Facebook abbia creato un sito in qualche modo simile supportino una richiesta relativa alla violazione di segreti commerciali”.

Jeanne Fromer, professore alla New York University, ha spiegato che le aziende che denunciano il furto di segreti commerciali devono dimostrare di aver compiuto sforzi ragionevoli per proteggere i propri segreti aziendali.

I casi spesso ruotano attorno a sistemi sicuri che sono stati in qualche modo aggirati.