Notizie ETF Terre rare: disponibile per gli investitori italiani un secondo ETF tematico

Terre rare: disponibile per gli investitori italiani un secondo ETF tematico

8 Settembre 2022 10:25

Global X ETFs, provider di ETF basato a New York con oltre 40 miliardi di dollari di asset in gestione, ha annunciato il lancio del Global X Disruptive Materials UCITS ETF (DMAT) su 3 Borse europee – London Stock Exchange, Deutsche Börse Xetra e Borsa Italiana – per venerdì 9 settembre 2022. Da quel giorno quindi gli investitori italiani avranno disponibile un ETF alternativo al VanEck Rare Earth and Strategic Metals UCITS ETF per investire sul tema delle terre rare.

Il Disruptive Materials UCITS ETF sotto la lente

Il lancio del Disruptive Materials UCITS ETF rappresenta l’ultima aggiunta di Global X alla sua gamma di ETF UCITS Thematic Growth (che attualmente conta 36 prodotti) pensata per offrire un’esposizione mirata alle società globali protagoniste di temi di lungo termine in grado di cambiare i paradigmi esistenti.

DMAT investe in aziende che producono metalli e altre materie prime essenziali per lo sviluppo di tecnologie rivoluzionarie del futuro, come batterie al litio, pannelli solari, turbine eoliche, celle a combustibile, robotica e stampanti 3D, che renderanno più ecologici ed efficienti i trasporti, l’energia e i sistemi industriali. L’universo investibile è composto dalle società coinvolte nell’esplorazione, nell’estrazione mineraria, nella produzione e/o valorizzazione di terre rare, zinco, palladio e platino, nichel, manganese, litio, grafene e grafite, rame, cobalto e fibra di carbonio.

L’ETF replica l’andamento dell’indice Solactive Disruptive Materials Index, composto da 49 società (di cui le prime dieci sono Albemarle CORP, Zhejiang Huayou Cobalt CO -A, Allkem LTD, Igo LTD, Livent CORP, China Northern Rare Earth Group High Tech CO LTD Class A, Lynas Rare Earths LTD, Impala Platinum Holdings LTD, Boliden AB, Anglo American PLC).
Il 25,4% di queste è denominato in yuan cinesi, il 21,4% in dollari americani, il 12,5% in dollari australiani, il 12,4% in rand sudafricani e il 28,4% in altre valute.
La scomposizione geografica dell’indice riflette la scomposizione valutaria del basket: 27,8% Cina, 21,4% Stati Uniti, 12,5% Australia, 12,4% Sudafrica.

Motivi per considerare il Disruptive Materials UCITS ETF

Dalle ultime previsioni dell’istituto di ricerca Fortune Business Insights si intuiscono i motivi per cui questo neonato di Global X ETFs potrebbe attirare l’interesse degli investitori. Le previsioni infatti suggeriscono che il mercato globale degli elementi delle terre rare potrebbe più che raddoppiare tra il 2020 e il 2028, da 2,2 miliardi di dollari USA a 5,5 miliardi di dollari USA, evidenziando una delle numerose opportunità di crescita tra le categorie in cui investe DMAT.

Questi progressi nell’innovazione possono contribuire a rallentare il cambiamento climatico, migliorare la produttività e collegare milioni di persone in tutto il mondo. Ma dietro queste tecnologie complesse ci sono molte materie prime essenziali come alcuni metalli, minerali e altri materiali, collettivamente noti come “disruptive materials”. Così come i combustibili fossili sono stati fondamentali per l’economia del XX secolo, questi materiali potrebbero rivelarsi essenziali per l’economia del XXI secolo.

Dall’evoluzione dei veicoli autonomi alla nuove tecnologie che spingono la transizione globale alle energie rinnovabili, grandi progressi economici sosterranno decenni di forte domanda per una serie di materiali dal potenziale dirompente. DMAT, sfruttando l’esperienza di Global X ETFs negli investimenti tematici, fornisce agli investitori un accesso efficiente alle società con un ruolo cruciale nell’estrazione e nella produzione dei materiali alla base di molte tecnologie del XXI secolo“, ha dichiarato Morgane Delledonne, Head of Investment Strategy per l’Europa di Global X ETFs.