Terna: consumi di energia in calo nel 2013. Il peso delle rinnovabili sale al 30%
Consumi energetici in calo e peso delle rinnovabili in crescita. È questa la fotografia che emerge dai dati relativi i consumi di energia elettrica italiani nel corso del 2013 diffusi da Terna, la società che si occupa del “dispacciamento” dell’energia sull’intero territorio nazionale.
Tra il 2012 e il 2013 i consumi di energia sono scesi del 3,4% a 317,1 miliardi di kilowattora mettendo a segno la seconda contrazione annua consecutiva (-1,9% nel 2012). Il calo delle richieste da un lato è riconducibile al rallentamento dell’attività economica, e in particolare alla minore produzione industriale, e dall’altro alla crescente attenzione al tema dell’efficienza energetica.
A livello territoriale le flessioni più consistenti si registrano in Sardegna (-16,4%) e nella macroarea del Nord-Ovest (-7,8%) che include Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. A parità di calendario, la diminuzione è del 3,1%, in considerazione del fatto che il 2012 ha avuto un giorno lavorativo in più perché bisestile. Dal 2000 solo in altre due occasioni i consumi avevano evidenziato un calo (-0,1% nel 2008 e -5,7% nel 2009).
Il secondo aspetto degno di nota è rappresentato dal crescente peso dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, salita l’anno scorso al 30% del totale. Secondo i dati diffusi da Terna, l’anno scorso la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’86,7% con produzione nazionale (di cui 56,8% termoelettrica, 16,5% idroelettrica, 1,7% geotermica, 4,7% eolica e 7% fotovoltaica) e per la quota restante (13,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.
Per quanto riguarda l’energia prodotta all’interno del Bel Paese nel 2013 (-3,6% a/a) spiccano gli incrementi registrati dalle fonti di produzione idroelettrica (+21,4%), fotovoltaica (+18,9%), eolica (+11,6%) e geotermica (+1,0%); in calo invece la fonte termoelettrica (-12%).