Telecom Italia: Patuano, trattative avanzate con Mediaset su contenuti. F2i? Non c’è solo Metroweb
“Siamo in avanzata discussione con Mediaset. Abbiamo sempre detto che consideriamo la nostra rete come una piattaforma aperta. Mediaset ha tanti clienti e tanti contenuti di qualità e noi abbiamo un interesse concreto a lavorare con loro”. Così Marco Patuano, amministratore delegato di Telecom Italia, in occasione del Festival internazionale del giornalismo a Perugia, all’indomani dell’accordo stretto con Sky. Patuano si è poi mostrato propositivo an che verso Vivendi: il gruppo francese “è un gruppo molto attivo nella produzione di contenuti, che per noi sono di estremo interesse. Abbiamo una visione molto allineata con Bolloré sull’argomento”.
E proprio oggi si è tenuta l’assemblea di Vivendi, a margine della quale l’amministratore delegato della società transalpina, Arnaud de Puyfontaine, ha parlato del gruppo italiano: “E’ troppo presto per essere precisi” sulla gestione da parte di Vivendi della sua quota in Telecom Italia, ma “se ci sono cose che si possono fare insieme, in termini strategici, credo che sia un’opportunità“, precisando che Vivendi vuole essere “un azionista finanziario” ma “un buon azionista”. Altre informazioni saranno fornite “prima al board, agli azionisti e agli altri stakeholder di Telecom Italia”, ha voluto sottolineare de Puyfontaine, che vede nell’Italia un “Paese delle opportunità” e parla di Telecom come di “una grande società“, di cui si sente onorato “di diventarne un’azionista di minoranza”.
Tornando in casa Telecom, Patuano ha dichiarato di non temere l’arrivo di un azionista di riferimento come Vincent Bolloré e la francese Vivendi che diventerà il primo socio del gruppo italiano con l’8,3% del capitale allo scioglimento di Telco. “Ho un’idea partecipativa di leadership ma se sbaglio è colpa mia, pago io per tutti”, ha setto l’Ad.
Il top manager ha affrontato anche il tema della fibra ottica: “In Italia siamo in ritardo, è inutile negarlo. Per adeguare le nostre infrastrutture ci metteremo comunque meno di quanto la gente pensa. Nei prossimi tre anni investiremo tra i 10 e i 15 miliardi di euro, tutti soldi privati“, ha precisato Patuano. “un terzo dell’Italia è già coperto dalla fibra” e che “non c’è più un problema di debito dell’azienda, abbiamo più soldi che velocità di realizzazione”. E ha ribadito: “Entro il 2017 copriremo circa il 75% del territorio nazionale con la fibra fino al cabinet in strada (cioè tutte le città con più di 10 mila abitanti) e il 15% del territorio con la fibra fino all’abitazione (circa 50 città). Nel 2020 copriremo l’85%-90% del territorio con la fibra fino al cabinet e il 35% del territorio con la fibra fino all’abitazione. Nel resto del territorio si verifica il cosiddetto ‘fallimento di mercato’ e lì è bene che intervenga il governo“.
In riferimento alle indiscrezioni sugli incontri con il fondo F2i, azionista di Metroweb, Patuano risponde: “Non c’è solo Metroweb“. E aggiunge: “le negoziazioni non si fanno con gli articoli di giornale. Le conversazioni, in realtà, non si sono mai interrotte per cui è una discussione che va avanti da molto tempo ma non abbiamo molte novità da raccontare”. L’Ad di Telecom ha quindi specificato che il Cda del prossimo 7 maggio si occuperà di trimestrale e di conti e sarà questo il leit motiv”.