Notizie Notizie Italia Bankitalia: la ripresa sta arrivando, il QE vale un +1% di Pil

Bankitalia: la ripresa sta arrivando, il QE vale un +1% di Pil

17 Aprile 2015 13:31
Si intensificano i segnali congiunturali favorevoli, ma il riavvio del ciclo economico deve ancora consolidarsi. Bankitalia fa il punto sulla congiuntura economica dell’Italia confidando nell’effetto positivo del piano di quantitative easing della Bce, rimarcando però la necessità di un consolidamento della fiducia di famiglie e imprese. “Nei più recenti sondaggi, famiglie e imprese prefigurano per i prossimi mesi un lieve miglioramento delle prospettive occupazionali, a cui potrebbero aver concorso gli sgravi contributivi introdotti in gennaio e la disciplina prevista dal Jobs Act, in vigore da marzo”, si legge nel Bollettino Economico di aprile di Bankitalia. 
La sponda del QE: Pil almeno +0,5% quest’anno e +1,5% il prossimo 
L’avvio del programma di acquisto di titoli di Stato da 60 mld di euro al mese da parte della Bce può imprimere un impulso all’attività economica quantificato da Bankitalia , in base all’impatto sui tassi di interesse e sul cambio, in oltre un punto percentuale di PIL nel biennio 2015-16. 
Bankitalia stima, in uno scenario di piena attuazione del piano, che la crescita del PIL in Italia potrebbe essere superiore allo 0,5 per cento quest’anno (il DEF del governo stima +0,7%, ndr) e attorno all’1,5 il prossimo. “A tali effetti se ne possono aggiungere altri, di non facile quantificazione, qualora un aumento generalizzato dei prezzi delle attività, dovuto al riequilibrio dei portafogli, fornisca ulteriori incentivi a consumi e investimenti”, aggiunge Bankitalia sottolineando poi come al Pil contribuisce, per circa mezzo punto nel biennio, anche la riduzione del prezzo del petrolio verificatasi dalla metà dell’anno scorso.
Prospettive dell’occupazione in lieve miglioramento con sgravi contributivi e Jobs Act
Sul fronte lavoro Bankitalia rimarca come “benché nel quarto trimestre il numero degli occupati sia leggermente diminuito, risentendo del calo nelle costruzioni, nel bimestre gennaio-febbraio l’occupazione si è stabilizzata; il tasso di disoccupazione si è lievemente ridotto riflettendo tuttavia la minor partecipazione al mercato del lavoro”. “Nei più recenti sondaggi, famiglie e imprese prefigurano per i prossimi mesi un lieve miglioramento delle prospettive occupazionali – prosegue il Bollettino Economico – a cui potrebbero aver concorso gli sgravi contributivi introdotti in gennaio e la disciplina prevista dal Jobs Act, in vigore da marzo”.