Notizie Notizie Italia Telecom Italia: per Goldman Sachs il titolo è da vendere

Telecom Italia: per Goldman Sachs il titolo è da vendere

11 Ottobre 2011 12:15

Il declino dell’Ebitda, l’eccessivo debito e la mancata ripresa del settore mobile. Questi i motivi che hanno spinto Golman Sachs a downgradare Telecom Italia. La banca d’affari statunitense ha tagliato il rating sul titolo a sell dal precedente neutral con un abbassamento del target price da 1 a 0,76 euro.


Gli analisti prevedono una recessione economica in Italia nel 2012 che li ha spinti ad abbassare del 5% le stime, rispetto al consensus di Bloomberg sull’Ebitda. Ora il dato è previsto attestarsi a 12.247 milioni di euro nel 2011 e a 11.930 milioni nel 2012. “Ci aspettiamo pressioni sul margine operativo lordo domestico che ha mostrato  un calo medio del 5% all’anno fin dal 2007. A pesare il ribasso del 6% stimato sui ricavi del business mobile 2012, dovuto principalmente alle pressioni macroeconomiche e alla perdita di quote di mercato da parte di Telecom Italia dal 2007”.


Giù anche le previsioni di Eps sul 2011: l’utile per azione scende a 0,13 euro dai 0,12 precedentemente stimati, mentre passa da 0,12 a 0,11 la previsione sul 2012. L’utile netto secondo Goldman Sachs dovrebbe attestarsi a fine anno a 2.426 milioni e a 2.157 milioni l’anno prossimo.


Gli esperti non prevedono una ripresa del comparto mobile domestico e l’alto livello di debito espone il titolo ad un certo grado di rischio, che viene giustificato dai bassi multipli a cui viene scambiato. In particolare gli esperti parlano del più basso multiplo Ev/Ebitda di sempre.


Il colosso delle telecomunicazioni italiano ha risentito della mossa di Goldman Sachs. Il titolo, dopo un avvio in pesante calo, nell’ordine di due punti percentuali, a circa metà pomeriggio sul Ftse Mib viene scambiato a 0,846 euro in flessione del 3,14 per cento.