Bpm: si accende la partita tra le liste in vista dell’assemblea del 22 ottobre
Si accende la partita delle liste in piazza Meda. Appuntamento cruciale il prossimo 22 ottobre quando l’assemblea degli azionisti della Banca Popolare di Milano sarà chiamata a votare i nomi che andranno a formare il nuovo Consiglio di sorveglianza. Cds che sarà formata da 19 componenti, di cui 11 riservati alla lista di maggioranza. La vera battaglia si giocherà tra la lista sostenuta dagli Amici (insieme a Fisac-Cgil e Uilca), che ha candidato alla presidenza Filippo Annunziata, e quella sostenuta da Fabi e Fiba-Cisl nazionali, che ha proposto Marcello Messori.
Entrambe portano con sé un investitore esterno. Gli Amici sono legati al fondo Investindustrial di Andrea Bonomi, che ha già rastrellato il 2,6% della Popolare di Milano, mentre Messori ha chiesto a Matteo Arpe la disponibilità per un’eventuale partecipazione al Consiglio di gestione. In una nota delle sue sigle sindacali si legge che “Arpe ha manifestato la propria disponibilità di principio, attestando che lui personalmente , Sator o sue controllate non detengono azioni Bpm né hanno assunto alcun impegno a qualsivoglia investimento”.
A piazza Meda si attende quindi un’assemblea calda, anche perché la Banca d’Italia non ha ancora dato il via libera allo Statuto approvato di recente dal Cda della banca milanese. Inoltre, resta di forte attualità il documento emerso un paio di settimane fa sulle cosiddette “promozioni facili” da parte dell’Associazione Amici della Bipiemme.
Nel frattempo a Piazza Affari il titolo Bpm continua la sua risalita guadagnando circa 2 punti percentuali a 1,808 euro. L’azione sfrutta oggi le parole del presidente uscente, Massimo Ponzellini, che in un’intervista al Corriere della Sera ha dichiarato che col sistema di governance duale potrebbe diventare possibile una fusione e che il processo di consolidamento bancario non è terminato.