Telecom Italia: decisione Agcom avrà impatto negativo per 110 mln annui
Un duro colpo, per la precisione un colpo da 110 milioni di euro, per Telecom Italia. A tanto ammonta l’impatto negativo sul bilancio della società italiana delle telecomunicazioni se la proposta dell’Agcom sulla riduzione delle tariffe per l’accesso alla rete di rame verrà confermata. E mentre gli altri operatori festeggiano, Telecom si infuria, minacciando di proseguire per via legali.
“La proposta di riduzione dei canoni di accesso alla rete in rame formulata ieri dal Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) avrà un impatto economico-finanziario per Telecom Italia di circa 110 milioni di euro su base annua rispetto al 2012”, si legge nella nota diffusa dal gruppo, in scia alla decisione dell’Agcom, che ha fissato le tariffe per il 2013 che gli operatori alternativi devono alla società, tagliando in particolare le tariffe relative al cosiddetto “ultimo miglio”.
Non solo. Questo impatto sui conti di Telecom Italia potrebbe avere ripercussioni sui programmi futuri di investimento e sul percorso dello scorporo della rete, ha minacciato una Telecom Italia furibonda, che si appresta ad andare per via legali. La decisione dell’Agcom dovrà infatti passare al vaglio della Commissione europea “alla quale Telecom Italia si riserva di far avere le proprie osservazioni e, qualora la decisione fosse confermata, la società ricorrerà presso le competenti sedi giurisdizionali”, ha fatto sapere.
Ieri sera l’Agcom ha deciso di tagliare di 60 centesimi di euro le tariffe di unbundling, quelle che gli operatori concorrenti devono pagare a Telecom Italia per accedere alla sua rete in rame. Il prezzo precedente era di 9,28 euro al mese, quello nuovo è stato fissato a 8,68 centesimi.