Bancari guidano il rally di Piazza Affari, Mediaset tonica su possibilità acquisizioni all’estero
Dopo la buona asta Bot della vigilia, oggi sarà il turno dell’asta di titoli di Stato a medio e lungo termine con l’offerta di Ccteu 2018 per 1-1,5 miliardi di euro, Btp a 3 anni per 3-3,5 miliardi e Btp a 30 anni per 1-1,5 miliardi.
Bernanke spinge i bancari, in prima fila Bpm e Mediobanca
Parole di Bernanke che favoriscono gli acquisti soprattutto sul settore finanziario. Alle 09.58 l’indice Ftse Mib segna un progresso dell’1,08% a 15.846 punti. In prima fila anche oggi Bpm (+3,06%) sospinta dalle parole di ieri del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che intervenendo all’assemblea annuale dell’Abi ha sollecitato una trasformazione in spa delle banche popolari più grandi.
Rialzo intorno al 2% per Mediobanca. Oggi Citigroup ha riavviato la copertura sul titolo dell’istituto di piazzetta Cuccia con rating buy e target price fissato a 5,6 euro. Per gli esperti la potenziale ristrutturazione e la sottoperformance riportata dopo la presentazione del piano strategico rappresentano un via d’accesso interessante per gli investitori. Inoltre l’annunciata cessione di partecipazioni comporterebbe, a detta di Citigroup, una migliore allocazione del capitale e accompagnerebbe Mediobanca nella trasformazione da holding a banca specializzata.
Mediaset guarda all’estero per possibili acquisizioni
Tra i migliori del Ftse Mib c’è anche Mediaset (+2,16% a 3,22 euro). Da inizio anno il titolo ha più che raddoppiato il proprio valore. Oggi a sostenere gli acquisti sono le parole del vice presidente di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, che ha indicato l’opzione di un’acquisizione all’estero per dare nuova spinta ai ricavi del gruppo. “Stiamo guardando anche all’estero – ha detto il figlio di Silvio Berlusconi nel corso di un’intervista pubblicata oggi dal Sole 24 Ore – nei paesi dove c’è crescita. Se ci fossero occasioni, coglieremo l’opportunità”. Il vice presidente di Mediaset ha precisato che “è solo una visione strategica. Al momento non c’è nulla di concreto”. Per quanto riguarda Mediaset Premium, “posto va bene, nulla in contrario a un partner industriale, non finanziario”. Negata invece la possibilità di una fusione Mediaset-Mondadori.
Dopo il rosso dei primi tre mesi dell’anno, anche il secondo trimestre dovrebbe aver segnato una perdita. “Non posso anticipare nulla – ha detto Pier Silvio Berlusconi – ma il trend è simile. Sul secondo semestre, invece, dipenderà solo dall’andamento del mercato pubblicitario. L’azienda ha reagito con forza alla crisi, con il taglio dei costi: l’80% del piano (da 450 milioni) è già stato realizzato, in forte anticipo”