Telecom Italia: atteso un trimestre debole, focus resta sempre su operazioni straordinarie
Nel giorno del Dividend Day, quando mezzo Ftse Mib stacca le cedole, arrivano i conti dei primi tre mesi di Telecom Italia. Il big italiano delle tlc guidato da Luigi Gubitosi diffonderà oggi i risultati dei primi tre mesi del 2019, che verranno illustrati domani a partire dalle 14 nel corso di una conference call. A Piazza Affari la seduta procede all’insegna delle debolezza per Tim che ha accelerato al ribasso e ora cede oltre l’1% a 0,457 euro.
Attualmente il target price medio indicato dal consensus Bloomberg è di 0,61 euro: si tratta del 32,6% sopra la valutazione attuale del titolo Telecom Italia. Quanto alla view 13 sono gli analisti con rating Buy, 8 con Hold e 6 Sell.
Il consensus stima…
La settimana scorsa Telecom Italia ha pubblicato sul suo sito i dati del consensus per il primo trimestre forniti dagli analisti che seguono il titolo. Nel dettaglio, le stime indicano una flessione del 4,3% per i ricavi del gruppo a quota 4,485 miliardi di euro, di cui 3,506 miliardi di domestic (-4,1% a/a). Il margine operativo lordo (Ebitda) organic dovrebbe invece mostrare una contrazione del 5% a 1,794 miliardi, mentre l’Ebitda reported è visto a 1,751 miliardi (-2,4%). Altra voce sempre molto seguita pwer quanto riguarda i conti di Telecom Italia è quella del debito che, secondo le stime del consenso, dovrebbe attestarsi in termini adjusted a 25,440 miliardi rispetto ai 25,270 di fine 2018.
“Ancora un trimestre difficile”. Questo il commento odierno degli analisti di Banca Akros, che confermano una raccomandazione ‘buy’ con target price di 0,77 euro, e invita a monitorare anche “le importanti modifiche dei principi contabili”. Secondo gli esperti il focus resterà sulle potenziali nuove indicazioni che arriveranno dalle azioni aziendale in corso, tra cui la fusione delle torri e le discussioni con Open Fiber.
Proprio nei giorni scorsi l’attenzione del mercato era tornata sul tema Open Fiber in scia alle parole dell’a.d. Luigi Gubitosi. Quest’ultimo aveva dichiarato che le trattative con Open Fiber per una possibile fusione sono in stato avanzato, precisando però che non è ancora stata presa una decisione definitiva con il cda che esaminerà le diverse opzioni da qui a agosto. La rete unica, con una fusione tra quelle di Tim e Open Fiber “sarebbe una buona notizia per il titolo” rimarcano gli Fidentiis che hanno rating rating buy su Tim. L’interesse suscitato da questa operazione testimonia, come sottolineano molti operatori, che l’attenzione rimane fissa su due tematiche: governance e appunto sulle operazioni straordinarie.