Notizie Notizie Italia Telecom Italia annaspa: -8% in sei settimane, analisti rimangono positivi e spingono per rete unica 

Telecom Italia annaspa: -8% in sei settimane, analisti rimangono positivi e spingono per rete unica 

8 Gennaio 2020 12:17

Vendite cospicue anche oggi sul titolo Telecom Italia, tra i peggiori di tutto il Ftse Mib e che conferma il momento negativo in borsa. Con il calo odierno (minimo a 0,5338 in calo di oltre il 2%), il titolo della maggiore tlc italiana segna una flessione di oltre l’8% dai massimi dello scorso 22 novembre in area 0,58 euro. Ieri a contribuire alle vendite sul titolo è stata la notizia delle presunte tangenti per oltre 35 milioni di euro per ottenere il monopolio tlc in Brasile. Stando a quanto ricostruito da La Stampa, la sesta Corte federale criminale del Brasile starebbe investigando su Naji Robert Nahas per riciclaggio, corruzione passiva e attiva, dal 2002 al 2006, quando alla guida di Telecom c’era Marco Tronchetti Provera. Lo stesso manager, adesso alla guida di Pirelli, è intervenuto oggi per bocca del suo avvocato per precisare la sua estraneità, così come quella di Telecom, a eventuali episodi di corruzione in Brasile, come accertato dalla giustizia italiana nel 2014.

Riparte in confronto tra TIM, Cdp ed Enel su rete unica

Oggi invece torna a tenere banco il dossier rete unica che sarebbe stato al centro di due incontri tra Tim, Cdp e Enel. Il Corriere riferisce l’amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti (Cdp), Fabrizio Palermo, avrebbe avuto incontri separati con i vertici di TIM e di ENEL sul tema della rete unica. Cdp è azionista sia di Telecom che di Open Fiber (in cui Cdp ha una partecipazione del 50%, al pari di quella di Enel). Gli incontri sarebbero stati interlocutori, nel senso che non sarebbe ancora emerso un percorso condiviso in termini di controllo, governance e perimetro degli asset da aggregare. L’articolo segnala anche che il governo continua a vedere con favore l’aggregazione ma non sembra voler dare una spinta decisiva al dossier.

Analisti spingono per rete unica

L’articolo del Corriere rimarca poi come lo scorso dicembre Tim abbia raccolto circa 12 offerte non vincolanti da fondi infrastrutturali per un coinvestimento nella futura società. Tra gli interessati ci sarebbero anche Goldman Sachs, Kkr, Ardian, Macquarie, Allianz Infrastructure e un’altra manciata di big internazionali. Una prima short-list sarà presumibilmente pronta per la fine di gennaio.

“L’indiscrezione segnala la volontà delle parti di far ripartire i negoziati e il ruolo importante che può giocare CDP per supportare il raggiungimento di un’intesa“, rimarcano gli analisti di Equita.

“Il dossier rimane molto fluido e il controllo della rete è il problema più difficile dal nostro punto di vista”, sottolinea invece Banca IMI che ha raccomandazione buy su Telecom Italia con prezzo obiettivo a 0,62 euro.

Mediobanca Securities, che ha rating outperform con tp a 0,76 euro, ritiene che l’entità risultante dalla fusione può attirare molto interesse di investitori in infrastrutture e fondi di private equity. “Lo stesso vale anche per l’opzione di avere un fondo infrastrutturale che eventualmente garantisca la partecipazione di Enel in Open Fiber, o solo alla fibra di TIM. Sforzi congiunti nello sviluppo della fibra (pubblico e privato) potrebbe accelerare il processo (e far risparmiare denaro), il che sarebbe una buona notizia per TIM e Open Fiber, così come per il paese”, argomenta Mediobanca Securities che vede governance e valutazione essere gli argomenti chiave da discutere e sono cruciali per raggiungere un accordo che potrebbe dare valore aggiunto se correttamente implementato.