Telecom e banche zavorrano Piazza Affari, futures Wall Street giù. Fauci avverte su tempi non brevi per dire addio al Covid
Piazza Affari e le altre Borse europee si muovono in deciso ribasso all’indomani della FED. Il Ftse Mib cede l’1,21% a 19.721 punti. I futures dei maggiori indici Usa segnano tutti ribassi superiori all’1%.
Gli investitori hanno accolto con freddezza i messaggi arrivati dalla Fed. Ieri il Fomc, il braccio operativo della Federal Reserve (Fed), ha indicato che i tassi di interesse Usa rimarranno inchiodati allo zero fino almeno al 2023 secondo quanto emerge dal dot-plot. Nella conferenza stampa successiva all’annuncio, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha affermato che “la Fed manterrà bassi i tassi fino a quando l’inflazione non viaggerà al di sopra del 2% per un po’ di tempo”. Le nuove stime sull’economia americana, con un deciso miglioramento dell’outlook sul Pil, atteso in calo del 3,7% quest’anno, rispetto al -6,5% indicato lo scorso giugno.
“Tuttavia, la Fed rimane cauta, suggerendo che la pandemia continuerà a pesare sull’attività economica, l’occupazione e l’inflazione nel breve termine e rappresenterà un rischio considerevole per le prospettive economiche a medio termine”, rimarcano gli analisti di ING.
Fauci avverte: difficile vaccinare tutti entro aprile 2021
Sullo sfondo rimane sempre la questione vaccino. Antony Fauci, massimo esperto di malattie infettive che collabora con il governo degli Stati Uniti, avverte circa i tempi non brevi per sconfiggere Covid-19. Anche con l’arrivo del vaccino, per farlo a tutta la popolazione Usa ci vorrà tempo. “Possibile ma difficile vaccinare tutti entro aprile 2021, più probabile entro metà anno o fine 2021″.
In generale il direttore del National Institute for Allergy and Infectious Diseases, si dice comunque ottimista che il Covid-19 può essere rimosso come minaccia per la salute pubblica con buoni vaccini ampiamente somministrati e forti misure di sanità pubblica, e un certo grado di normalità potrebbe tornare entro la fine del 2021. “Con una combinazione di un buon vaccino insieme a buone misure di salute pubblica, potremmo essere in grado di lasciarci alle spalle questo focolaio di coronavirus, il modo in cui ci siamo lasciati alle spalle la SARS originale”, ha detto il dottor Fauciintervistato dal Wall Street Journal.
Robert Redfield, direttore del Disease Control (CDC), ieri è intervenuto a un panel del Senato rimarcando che gli Stati Uniti possono aspettarsi di riprendere la “vita normale” nella seconda metà del prossimo anno. Le vaccinazioni su piccola scala potrebbero iniziare entro novembre o dicembre e sono necessari “da sei a nove mesi per vaccinare tutti gli americani“, ha specificato l’esperto.
Moderna e Pfizer con BioNTech stanno portando avanti le prove di fase 3. In particolare Pfizer ha recentemente organizzato un investor day e ha osservato che è sulla buona strada per fornire risultati di efficacia entro la fine di ottobre.
Telecom ed Enel arrancano, possibile frenata sul fronte rete unica
Tra le big del listino milanese si segnala il calo dell’1,49% a 7,46 euro di Enel. Oggi il cda dell’utility guidata da Francesco Starace esaminerà l’offerta vincolante formulata da Macquarie per il 50% di Open Fiber. Le ultime indiscrezioni vedono la cessione dell’intera quota in bilico in quanto CDP (che detiene il restante 50%) vorrebbe detenere il controllo della maggioranza assoluta. Stando a quanto riferisce MF, il Tesoro avrebbe convocato Starace per fare il punto sulla rete unica. In particolare, sarebbe emersa qualche preoccupazione riguardo alla possibilità che l’offerta del fondo infrastrutturale australiano per entrare in Open Fiber possa inficiare il progetto sulla rete unica.
Possibili complicazioni sul fronte rete unica che attirano vendite cospicue su Telecom Italia, peggior titolo di tutto il Ftse Mib con -3,57% sotto quota 0,36 euro.
Cede quasi il 2% Stm in scia alla debolezza di ieri dei tecnologici Usa. Tra le banche si conferma la debolezza relativa di questi giorni di Banco BPM (-2,6%), male anche Intesa Sanpaolo (-1,86%) e Unicredit (-1,68%).
In calo anche FCA (-0,7%). I dati sulle immatricolazioni di nuove auto ad agosto in Europa segnalano nel mese di agosto un calo del 17,6% a 884.394 immatricolazioni.
Dei 40 titoli del Ftse Mib si muovono in lieve rialzo solo Inwit (+0,22%) e Recordati (+0,13%)