Telecom, Bruxelles applaude l’accordo
Un nuovo capitolo è stato scritto nella storia di Telecom Italia. Dopo mesi di indiscrezioni e il susseguirsi di voci, la partita per il controllo del gruppo telefonico è stata chiusa con la fine della corsa nel mondo delle tlc di Marco Tronchetti Provera. Una partita durata più di sei anni, era il luglio del 2001 l’anno del suo arrivo in Telecom, che è costata non poco all’imprenditore. Adesso, per Tronchetti è arrivato il momento del relax: dopo il consiglio di amministrazione di Pirelli è partito alla volta della Liguria. Da Portofino, dove è in corso la regata Pirelli 2007 che assegnerà la Coppa “Carlo Negri”, continuerà la sua vita da presidente di Pirelli e da ex patron di Telecom.
Telecom è stata, dunque, venduta. Ma quali sono state le reazioni del mondo politico? Da Bruxelles l’accordo è stato visto di buon occhio dal commissario Ue ai Media, Viviane Reding. Un’intesa che il commissario ha giudicato positiva per le prospettive di crescita dell’Unione: “Se due delle maggiori società ex monopoliste del Vecchio continete si sono unite è un chiaro e forte segnale che sta incominciando a crearsi un mercato delle tlc paneuropeo” ha spiegato Reding.
E quali commenti sono giunti dal palcoscenico politico e finanziario del Belpaese? Conferma il suo giudizio neutrale in merito alla vendita di Telecom il presidente del consiglio Romano Prodi che ha aggiunto che la sua soddisfazione è rivolta in particolar modo al rinnovato impegno anche da parte di istituzioni finanziarie italiane.
Dopo l’annuncio ufficiale, il dibattito si è infiammato soprattutto dopo le dichiarazione a sorpresa del presidente di Generali, Antoine Bernheim, che ha raccontato di essere stato contattato dal ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa. Durante il loro colloquio, il numero uno del Leone di Trieste ha spiegato al ministro del tesoro che loro non si sono mai occupati di telefoni, ma di assicurazioni; malgrado ciò se ci fosse stata un’azione complessiva, Generali avrebbe fatto la sua parte, senza tirarsi indietro.
Ha detto la sua anche l’amministratore delegato della società triestina, Giovanni Perissinotto, spiegando che il ruolo del ‘Leone’ in Telecom sarà quello di dare stabilità alla società e al management. “Il nostro intento è quello di giocare un ruolo costruttivo – ha detto Perissinotto – partecipando alla creazione di valore e beneficiandone al momento della distribuzione dei dividendi.