Notizie Notizie Italia Telco, ancora tutto fermo in Brasile

Telco, ancora tutto fermo in Brasile

5 Settembre 2007 07:02

Telecom Italia dovrà ancora soffrire prima di ottenere il via libera dell’Autorità delle telecomunicazioni brasiliana. L’Anatel è chiamata a pronunciarsi sul rischio di nascita di posizioni dominanti sul mercato della telefonia mobile del Brasile a seguito dell’entrata dei soci Telco nel capitale della compagnia di telecomunicazioni italiana. In Telco, che pagherà 8,7 miliardi di euro per il 23,6% di Telecom Italia, sono presenti Telefonica, Mediobanca, Generali, Intesa Sanpaolo e Benetton.


Il nodo del problema riguarda proprio la compagnia telefonica spagnola controllante, in joint venture con Portugal Telecom, del primo operatore di telefonia mobile spagnola Vivo. Quest’ultimo farà coppia sotto lo stesso tetto con la controllata di Telecom Italia, Tim Brasil (numero due nel mercato brasiliano). Da qui il rischio di creazione di una posizione dominante che emarginerebbe gli altri operatori tra i quali il numero tre del comparto, Claro, di proprietà della vecchia conoscenza Carlos Slim (America Movil). Il magnate messicano ha messo in movimento un’intensa attività di lobbying per stoppare le mire espansionistiche di Cesar Alierta, patron di Telefonica, e per ora sembra essere riuscito a mettere i bastoni tra le ruote all’operazione.


Il numero uno di America Movil ha aperto una contestazione contro l’Anatel presso la Suprema corte federale per non aver potuto visionare una serie di documenti importanti che interessano, in qualità di terzo operatore del Paese, Claro. E’ riuscito così a ottenere una sospensiva della decisione di Anatel che però non ha ceduto e ha rifiutato di consegnare le carte richieste a Slim in quanto estremamente riservate, rivolgendosi alla Suprema corte per ottenere il ritiro della sospensiva. La Corte avrebbe trasferito l’incartamento, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero, al giudice di primo grado, lo stesso che alcune settimane fa aveva concesso su richiesta dello stesso Slim di visionare un altro gruppo di documenti relativi all’operazione.
I tempi quindi si allungano anche perché l’Anatel non sembra essere disposta a procedere senza che tutto sia sistemato, per evitare che un’eventuale decisione favorevole alla coppia Tim Brasil-Vivo venga contestata a posteriori, una carta che il miliardario messicano non mancherà di giocare.


Rimangono sulla graticola i soci di Telco, ben consapevoli che la scadenza del 14 novembre, data entro la quale il trasferimento delle quote di Olimpia a Telco dovrà essere completato, è vicinissima.