Tecnologici Usa in rosso, Google spaventa il Nasdaq rivelando i conti a mercati aperti
I titoli tecnologici hanno deluso i listini statunitensi nella giornata di ieri. In particolare rocambolesca è stata la rivelazione dei dati trimestrali di Google, che per un incidente sono stati rivelati prima del tempo. Le cifre della società di Mountain View, che erano attese dopo la chiusura delle contrattazioni, sono state invece rivelate a mercati aperti, causando un crollo del 9% del titolo Google che è pesato su tutto il listino tecnologico Nasdaq, che ieri ha chiuso con un calo dell’1,01%.
Nel terzo trimestre il colosso di Mountain View ha registrato un utile di 2,18 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 2,73 miliardi di un anno fa. Il risultato per azione al netto delle componenti straordinarie, il c.d. eps adjusted, si è attestato a 9,03 dollari, oltre un dollaro e mezzo al di sotto del consenso del mercato (10,63$). Il fatturato è salito da 7,51 a 11,33 miliardi di dollari, contro gli 11,39 stimati alla vigilia dagli analisti. Le contrattazioni sul titolo del primo motore di ricerca sono state bloccate in quota 687,3 dollari, il 9% in meno rispetto al dato precedente.
Non meglio è andata a Microsoft, che ha annunciato un calo dell’8% anno su anno per i risultati di Microsoft a causa della diminuzione nel numero di Pc venduti alla vigilia del lancio di Windows 8. Il fatturato è stato di 16,01 miliardi di dollari, meno delle attese degli analisti che si attestavano intorno ai 16,48 miliardi di dollari su un eps da 56 centesimi. Gli utili sono stati invece di 53 centesimi (per un totale di 4,47 miliardi) con un calo del 26% negli utili operativi, che hanno raggiunto i 5,31 miliardi di dollari contrto i 5,74 dello stesso periodo dello scorso anno. Il Windows 8, commercializzato con il nuovo tablet Surface, sarà lanciato il prossimo 26 ottobre con una campagna pubblicitaria da oltre 1 miliardo di dollari. Ieri le azioni della società fondata da Bill Gates hanno ceduto lo 0,32% in chiusura.
Risultati in perdita, come annunciato, anche per AMD. Il “buco” è stato quantificato in 157 milioni di dollari (21 centesimi per azione) per il terzo trimestre, contro l’utile da 97 milioni di dollari (13 centesimi per azione) totalizzato nello stesso periodo dello scorso anno. Il calo è andato anche oltre le attese degli analisti, che si attendevano un rosso di 13 centesimi per azione. In linea con la guidance invece il fatturato, che si è attestato intorno agli 1,27 miliardi di dollari. Il produttore di chip ha anche annunciato un piano di ristrutturazione che prevede l’esubero del 15% della forza lavoro totale, vale a dire circa 1770 persone. Dopo aver chiuso cedendo oltre il 5,4% il titolo ha recuperato lo 0,38% nell’after market.