Tassi negativi, Puntare su healthcare, trasporti e difesa. Short su industriali, utility e lusso
Dalla crisi finanziaria del 2008 a oggi le economie mondiali hanno marciato a rilento. Le Banche centrali stanno provando a innescare un circolo virtuoso di crescita della domanda che (si spera) possa assorbire il massiccio eccesso di offerta che pesa su molti settori. Ma il basso costo del capitale ritarda le chiusure di capacità produttiva in eccesso che sarebbero necessarie. “L’esito conclusivo inevitabile, ovvero una crescita lenta, è probabile continui a manifestarsi ancora per molti anni con effetti che stanno iniziando a diventare evidenti – dice Gianmarco Mondani, gestore del fondo GAM Star (Lux) European Alpha di GAM – Guardando al mercato azionario europeo, gli analisti non stanno più prevedendo alcuna crescita degli utili per il 2016: se così fosse, sarebbe il sesto anno consecutivo senza alcuna crescita degli utili“.
Vincitori ….
Ma tale scenario può avere qualche risvolto positivo? “Ritengo di sì – risponde Mondani – Uno degli effetti di un generalizzato indebolimento nella crescita degli utili si manifesta in una più profonda differenza tra le performance di un ristretto numero di società, che mostrano una crescita robusta e sorprendono positivamente (grazie a dinamiche interne, nicchie di mercato in crescita o decisioni manageriali), e le altre che non riescono a tirarsi fuori dal vortice negativo derivante dal contesto e dall’eccesso di capacità“. C’è sempre quindi chi vince e chi perde. Il gestore di GAM fornisce qualche esempio. Lo scorso anno l’utile delle società cicliche ha sofferto per via di una diffusa debolezza del contesto economico, ma Brembo, produttore italiano di sistemi frenanti per il mercato automobilistico, ha registrato una crescita dei ricavi del 15%, e l’utile alla fine dell’anno è stato del 30%, superiore alle previsioni di dodici mesi prima, grazie alla conquista di quote di mercato nel segmento dei sistemi frenanti di alto livello. “Paragoniamo il caso specifico alla situazione fronteggiata da molte società esposte al ciclo globale degli investimenti, in particolare nel settore petrolifero e minerario, laddove l’utile è stato spesso decimato“, dice Mondani. Non è quindi una sorpresa la differenza così significativa tra la performance di Brembo (+65%) e i titoli del settore petrolifero e minerario. Questa dinamica si è verificata anche tra i titoli difensivi più tradizionali, tendenzialmente più prevedibili e per questo soggetti a un minore spread nelle performance. In Svizzera, come spiega il gestore, la farmaceutica Actelion ha aumentato la guidance diverse volte durante l’anno grazie allo sviluppo dei due nuovi farmaci Opsumit e Uptravi, e a fine anno la società aveva conseguito un utile del 16% superiore alle previsioni di inizio anno.
… e vinti
Situazione differente è quella di alcune utility elettriche europee. “Gli investitori le avevano acquistate attratti dalla relativa sicurezza dei dividendi elevati – spiega Mondani – Ma le sfide messe in campo dalla capacità eccessiva nel mercato dell’elettricità europeo hanno fatto sì che molte di queste aziende abbiano dovuto ridurre i dividendi con un conseguente calo repentino dei titoli“. Come orientarsi quindi nelle scelte di portafoglio? “Le nostre posizioni lunghe – dice il gestore – riguardano i titoli growth con una significativa visibilità sugli utili futuri. Si tratta di titoli che non hanno bisogno di una ripresa macroeconomica per battere il consenso e produrre interessanti tassi di crescita e che abbiamo trovato in differenti settori, come nella costruzione delle turbine (Gamesa e Vestas), nell’healthcare (Actelion, Orpea e Korian), nei trasporti (Atlantia, Vinci, Eiffage, Aena e Carnival) e nella difesa (Thales, Rheinmetall)”. Per quanto riguarda la difesa, dopo molti anni di austerity, oggi i governi sono chiamati a revisionare e ampliare la loro spesa a causa delle tensioni geopolitiche. “Al contrario, le nostre posizioni corte si orientano verso società tormentate dall’eccesso di capacità che avrebbero bisogno di una grossa accelerazione della domanda globale per recuperare”, dice Mondani. Che conclude: “Esempi ne possiamo trovare all’interno degli industriali generici, delle utility elettriche, di alcune banche in Spagna e Regno Unito, così come in alcuni titoli del lusso“.