Notizie Notizie Italia Tassi BTP sempre più giù, Enel e Snam trainano al rialzo Piazza Affari. Gli altri titoli del Ftse Mib da seguire oggi 

Tassi BTP sempre più giù, Enel e Snam trainano al rialzo Piazza Affari. Gli altri titoli del Ftse Mib da seguire oggi 

23 Settembre 2020 09:55

Continuano anche oggi i fitti acquisti su BTP e anche Piazza Affari mostra i muscoli. Il Ftse Mib segna un progresso dell’1,26% in area 19.131 punti. Un assist importante arriva dal rimbalzo consistente di ieri di Wall Street ancora una volta trainato dal Nasdaq (+1,71%). Ieri il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, nella sua testimonianza al Congresso, ha affermato che la banca centrale rimane impegnata a utilizzare i suoi strumenti “per tutto il tempo necessario, per garantire che la ripresa sarà il più forte possibile e per limitare i danni permanenti all’economia”.

Sullo sfondo rimangono i timori legati al Covid-19 con il premier britannico Boris Johnson che ieri ha annunciato ulteriori restrizioni per cercare di contenere il diffondersi della pandemia COVID-19 ed evitare il rischio di un nuovo lockdown totale. Da giovedì scatteranno le nuove limitazioni con la gente invitata a lavorare da casa, in smart working, obbligo di mascherina e chiusure anticipate di bar e ristoranti.

Utility in prima linea tra mini-tassi e attese Recovery Fund

Sul parterre di Piazza Affari si muovono in buon rialzo quasi tutti i titoli. Tra i vari settori si segnala il rally delle utility, tra le principali beneficiarie di un abbassamento dei tassi. Si segnala in particolare il balzo del 3,3% di Snam. Si muove in buon rialzo anche Enel (+1,58%). Il settore delle utility si avvantaggia dei tassi più bassi e i risultati elettorali dovrebbero inoltre consentire al governo italiano di rifocalizzarsi rapidamente sul tema Recovery Fund. Ieri Equita SIM rimarcava la preferenza nel suo portafoglio raccomandato per i settori più difensivi ed esposti ai temi di investimento che saranno finanziati dal Recovery Fund/Green Deal (Utilities, Telecom, Infrastrutture/Cemento – quindi Terna, Enel, Telecom, Buzzi, Falck, Erg, Snam, Acea) e/o esposti a trend strutturali quali ad esempio la digitalizzazione/5G (Fineco, Inwit, RaiWay).

Tra le banche prova a risalire Unicredit (+0,7% a 7,01 euro) che viene da alcune sedute difficili e ieri non ha accolto con favore i rumor che vedono il Tesoro in pressing sulla banca di piazza Gae Aulenti per coinvolgerla nell’acquisto di MPS. Segno più anche per Intesa Sanpaolo (+0,69%).

Rialzo anche per Atlantia (+0,81%) nonostante continuino le difficoltà sul fronte cessione Autostrade. Secondo il Sole 24 Ore, ci sarebbe stato un vertice fra i ministri dell`Economia, delle Infrastrutture ed il premier Conte sul dossier ASPI con il Governo deciso nel far rispettare gli accordi di luglio che prevedevano l’uscita di Atlantia dal controllo di ASPI e l’entrata di CDP.

Tra i pochi segni meno si segnala Diasorin (-1,89%) nonostante il nuovo accordo in Cina. DiaSorin ha esteso l’attuale joint venture con FuYuan al governo del distretto di Baoshan (Shanghai), due entità governative cinesi, con l’obiettivo di investire per l’apertura del primo sito di produzione e ricerca del Gruppo in territorio cinese, a Shanghai.

Effetto voto continua a trainare acquisti sui BTP

In Italia ieri si è assistito a un corposo calo dello spread BTP-Bund ai minimi da febbraio. La riduzione del differenziale di rendimento tra Btp e Bund continua oggi attestandosi a 133 punti base. Il tasso del Btp decennale è sceso in area 0,83%, non lontano dai minimi storici di 0,805% risalenti a 12 mesi fa. A portare gli acquisti sulla carta italiana, è stato l’esito del referendum costituzionale e delle elezioni regionali che hanno scacciato i timori di una possibile crisi di governo. Per Barclays “il risultato fornisce anche una significativa battuta d’arresto allo slancio della destra e ritarda la possibilità di elezioni anticipate fino a dopo l’inizio del 2022 e potrebbe innescare uno spostamento nell’equilibrio dei poteri della coalizione di governo verso il PD”.

Domani intanto parte il consueto trittico di aste di fine mese con l’asta Ctz da massimi 3,75 mld (range 3,25-3,75 mld) con anche Btpei a 10 anni per 500-750 mln. Venerdì toccherà all’asta Bot a sei mesi da 7 mld, mentre settimana prossima si chiuderà con i consueti Btp a media-lunga scadenza (5 e 10 anni) che potrebbero riservare tassi di allocazione ai nuovi minimi storici.

Sul fronte macro oggi attesi gli aggiornamenti di settembre degli indici Pmi servizi e manifatturiero per le principali economie della zona euro e per gli Stati Uniti. Numeri utili a capire se verrà confermata ancora la ripresa vista nei mesi scorsi. Intanto, in Germania è stato comunicato l’aggiornamento mensile sulla fiducia dei consumatori che mostra un lieve miglioramento, pur sostando ancora in territorio negativo. Secondo il sondaggio Gfk in relazione al mese di ottobre, la fiducia dei consumatori tedeschi si è attestata a -1,6 punti dai -1,7 punti della passata rilevazione (dato rivisto da -1,8 punti precedenti).