Tassi Btp ancora in picchiata, sold out per l’ultima asta di luglio
Minimi da aprile 2018 per i tassi dei Btp a 5 e 10 anni assegnati oggi dal Tesoro nell’ultima asta del mese. Era oltre un anno che l’Italia non riusciva a piazzare i Btp a tassi così bassi, ossia da prima dell’insediamento del governo Conte (1 giugno 2018). L’asta odierna, l’ultima del mese, ha segnato un sold-out con un forte calo dei rendimenti rispetto a un mese fa. Sponda importante è l’ondata di calo dei rendimenti sull’obbligazionario a seguito dell’atteggiamento più accomodante della Bce che ha fatto intendere che è pronta a nuove misure, in particolare il taglio dei tassi. Il mercato si attende che la Bce tagli il costo del denaro già a settembre.
L’esito dell’asta
Oggi il Btp decennale è stato allocato al tasso dell’1,56%, in netto calo dal 2,09% a cui lo stesso titolo era stato assegnato un mese fa. Il rapporto di copertura è stato di 1,30 (da 1,32 precedente). L’ammontare allocato è stato di 3,25 mld (forchetta era 2,75-3,25 mld) a fronte di richieste per quasi 4,218 mld.
Il Tesoro ha allocato anche il Btp a 5 anni (scadenza luglio 2024) per 2,75 mld al tasso dello 0,80%, in calo di 54 punti base rispetto a un mese fa. Il rapporto di copertura è stato 1,37, in calo dall’1,48% precedente.
Infine, allocati due CCT EU con scadenza gennaio e aprile 2025 per complessivi 1,25 miliardi di euro. Il rendimento lordo di assegnazione del CCTeu gennaio 2025 è stato di 1,06% e del CCCTeu dell’1,11%.
Spread rimane sopra 200
Dopo l’asta lo spread ha leggermente ritracciato dai massimi e viaggia a 201 pb dai 204 toccati a metà mattinata. L’allargamento del differenziale tra Btp e Bund riflette il calo del rendimento del Bund (sceso a -0,39%) complice l’avversione al rischio in aumento oggi sui mercati. Inoltre in Italia si guarda alle forti tensioni in seno alla maggioranza di governo.