Swisscom mette nel cassetto l’ipotesi delisting e Fastweb prende respiro
Solo chiacchiere, per il momento. Ma abbastanza per riaccendere l’interesse su Fastweb. Dopo dodici mesi di passione durante i quali il gruppo fondato da Silvio Scaglia ha lasciato sul parterre di Borsa qualcosa come il 28 per cento, gli investitori sono tornati a considerare la società sull’ipotesi, non nuova, di un delisting.
Dopo i fuochi d’artificio di ieri, stamattina Fastweb prende fiato a Piazza Affari. Dopo la fiammata del +18,12%, sulle voci di un’offerta per il ritiro dal listino da parte dell’azionista Swisscom, l’azione cede, infatti, ora il 2,18% a 13,01 euro. Stamattina il socio di controllo, dal canto suo, ha precisato di non aver ancora preso alcuna decisione in merito all’eventuale acquisto delle quote di minoranza della controllata Fastweb.
Dopo l’Opa 2007 gli svizzeri si erano sempre mostrati possibilisti all’idea di portare Fastweb fuori da Piazza Affari. Ma un buyout consumerebbe parte della limitata capacità finanziaria di Swisscom. Un motivo ritenuto importante a Zurigo per valutare con molta attenzione il jolly riacquisto. Ora è solo una possibilità per il futuro, che va pesata con attenzione.