In diretta dalla city – il mercato rimane incerto e umorale

Da Londra un trader italiano di una banca internazionale, dietro la promessa dell’anonimato, ci guida sui mercati finanziari con il taglio operativo proprio di un professionista della finanza. Per mantenere intatta questa caratteristica si scelto di non filtrare il commento originale, conservandone quindi anche i tecnicismi. Ecco di cosa si parla oggi nelle sale operative della City. Buona lettura
1 – DATI E MERCATI
Torna il sereno nei mercati:
a) acquisti su equity side: S&P +2.95%, EuroStoxx +3.52%, Vix index (“fear index”) a 23.90 (-2.20 punti);
b) toni “bullish” anche per i Commodity markets : ICE brent +2.20% ($76.20/b), CRB index + 1.60%, Gold stabile (1246/oz).
c) Govies (ovviamente) venduti: il 10Y US avanza di 12 bps (2.5530%), Bund di 10 bps, Gilt di 11 bps.
d) Nel Forex: vendite della “magica triade” (CHF, USD e JPY): quindi, per esempio, Dollar index – 0.82%, sia Eurchf, che Eurjpy crescono di oltre 1%. Usd, Jpy e chf sono cross “safe haven”. Se i mercati hanno appetito al rischio, vengono inevitabilmente venduti.
L’Eur si conferma come una currency che oramai appartiene al “risk basket” (se salgono equiy/commodity anche l’euro e’ forte). E’ il lascito per il fatto che Grecia/Portogallo/Spagna e Irlanda fanno parte dell’Eurozona.
2 – Cosa e’ successo?
Due le ragioni che hanno spinto i mercati:
—> I dati macro positivi in Asia e US:
a) Chinese purchasing managers a 51.7, superiore al consenso: bullish news sopratutto per commodities;
b) GDP Australia +1.2% (consensus +0.9%): per molti l’Australia e’ “proxy” della Cina;
c) in US, ISM manufacturing superiori alle attese. ISM e’ uno degli indici piu’ correlati al GDP (interessante il grafico allegato: GDP e ISM si muovono in sincronia!!!).
—> La liquidita’ e’ abbondante, i tassi sono a zero e il cash da qualche parte deve pur andare. Inoltre, gli “high frequency trading systems” creano facilmente dei movimenti “a valanga” (il flash crash del 6 maggio e’ ancora vivo nella memoria di molti: i regulators possono fare quello che vogliono ma gli HFT sono sempre li!).
Due sono le considerazioni che spingono ad essere prudenti:
– NFP di venerdi (il dato piu’ market mover). Se e’ vero che una recessione e’ improbabile , e anche vero che la crescita sara’ “jobless”
(la Fed sara’ costretta a fissare target i termini di disoccup?).
– il move di ieri e’ stato troppo “veloce” e il mercato sembra piuttosto “umorale” (il che spesso accade quando c’e’ incertezza “di fatto” sulle mosse di politica fiscale e monetaria. i dubbi e critiche su Obama si moltiplicano ogni giorno.
Nel medio termine rimaniamo positivi su equity side e quindi, secondo noi, EUR NON scendera’ sotto 1.2490 (nonostante la Grecia).
La ragione e’, secondo noi, semplice: i dividend yields sono elevati e la liquidita’ parcheggiata nei Govies ha rendimenti negativi. A nessuno piace perdere soldi per ipotetici scenari di “apocalissi” (i “black swan” sono sempre a sorpresa!!).
3 – DATI E MERCATI
Attesa per NFP di domani. Oggi Claims e Eurozone GDP. Sara’ una probabile giornata di “wait-&-see”
Mr Rosebud
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