Svolta ai vertici anche per Morgan Stanley
La donna più pagata di Wall Street lascerà il suo incarico dopo una carriera di 25 anni. L’ultima vittima della crisi del credito partita dai mutui subprime è Zoe Cruz, co-presidente di Morgan Stanley.
Un’altra delle più importanti banche degli Stati Uniti, così come hanno già fatto Merrill Lynch e Citigroup, vede così cambiare i propri vertici come conseguenza delle significative perdite riportate su asset backed securities. Morgan Stanley finora ha infatti comunicato perdite per 3,7 miliardi di dollari su titoli garantiti da mutui.
Al posto della signora Cruz arriveranno due nuovi co-presidenti cresciuti internamente al gruppo, Walid Chammah e James Gorman, che riporteranno direttamente al presidente e ceo John Mack. I cambiamenti saranno operativi a partire dal primo di dicembre.
Nel comunicato con cui Morgan Stanley ha annunciato il ricambio, lo stesso Mack ha definito l’attività della banca “forte e in crescita”, pur lasciando intendere la necessità di un’iniezione di forze fresche. “Al giorno d’oggi i mercati – si legge ancora nella nota – stanno cambiando rapidamente, e abbiamo costituito un team di dirigenti attrezzato per aiutare Morgan Stanley a cogliere le opportunità. Walid e James sono il giusto team con le giuste competenze per guidare Morgan Stanley ora e per portala a un nuovo livello di successo”.
Morgan Stanley presenterà i conti degli ultimi tre mesi dell’anno durante la settimana che prenderà il via lunedì 17 dicembre. La casa d’affari ha anche confermato che quanto comunicato in novembre riflette pienamente l’esposizione diretta ai subprime. In quell’occasione la banca aveva chiarito che i risultati del quarto trimestre sarebbero variati in dipendenza delle condizioni di mercato durante il mese di novembre.