Notizie Europa Super giovedì della Bce non esalta il Ftse Mib, esultano solo Enel e Terna

Super giovedì della Bce non esalta il Ftse Mib, esultano solo Enel e Terna

6 Giugno 2019 17:44

Il D-day della Bce non finisce come sperato a la nuova ondata dovish della banca centrale non riesce a far esultare il mercato. Dopo una prima reazione incoraggiante delle banche ai dettagli del nuovo Tltro, il mercato ha iniziato a ragionare anche agli effetti negativi sulle stesse di tassi di interesse ai minimi storici per ancora molto tempo.

In chiusura il Ftse Mib ha guadagnato comunque lo 0,11% a quota 20.177 punti. In prima fila i titoli del settore utility, favoriti dalla prospettiva di tassi di interesse bassi per più tempo. Enel ha guadagnato l’1,4% e Snam l’1,11%, meglio ha fatto terna con +1,57%.

La Bce ha confermato i tassi ai minimi storici modificando la guidance sui tassi, con costo del denaro fermo ai minimi fino almeno alla prima metà del 2020 rispetto a fine 2019 indicato in precedenza. Uno scenario di costo del denaro fermo ancora a lungo rischia di impattare sui conti economici delle banche, la cui redditività è messa a dura prova dal prolungarsi dell’era dei tassi zero.

Male le banche

Così in chiusura Unicredit e Intesa hanno segnato cali superiori all’1%. Peggio hanno fatto banco BPM con -1,95% e UBI con -1,4%.  La nuova serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (Tltro III) prevede un tasso di interesse superiore di 10 punti base rispetto al tasso medio applicato alle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema per la durata della rispettiva Tltro. Concedendo prestiti netti idonei superiori a un valore di riferimento, rimarca la Bce, nelle Tltro III le banche beneficeranno di un tasso di interesse inferiore, che potrà essere ridotto fino a raggiungere un livello pari al tasso medio applicato ai depositi presso la banca centrale per la durata dell’operazione con l’aggiunta di 10 punti base. Quindi il tasso sarà di -0,30% rispetto al -0,4% del tasso sui depositi.

Fca non deraglia dopo addio a sogno Renault

Chiusura piatta per Fca (+0,08%) dopo un avvio in deciso calo a seguito del ritiro della proposta di fusione con Renault in assenza delle condizioni politiche per portare avanti l’operazione. Adesso il gruppo guidato da Mike Manley dovrà guardare ad altre possibili partner e si fanno i nomi di Hyundai e GM.