Notizie Notizie Mondo Stress test 2014: Eba pubblica metodologie. Italia, con scenario avverso rendimenti Btp verso 6%

Stress test 2014: Eba pubblica metodologie. Italia, con scenario avverso rendimenti Btp verso 6%

29 Aprile 2014 11:08
L’autorità bancaria europea (Eba) ha annunciato le metodologie, i criteri e gli scenari macroeconomici di riferimento per gli stress test europei 2014, che coinvolgeranno le 124 principali banche del vecchio continente. Gli stress test, che l’Eba condurrà con la Banca centrale europea e i supervisori nazionali, verificheranno la solidità e lo stato di salute del sistema bancario. I risultati degli stress test 2014 verranno pubblicati ad ottobre. 
Lo scenario avverso tracciato dall’Eba, che  copre l’orizzonte temporale è 2014-2016, riflette i rischi sistemici che rappresentano la minaccia “più rilevante” alla stabilità del settore bancario europeo: un aumento dei rendimenti obbligazionari globali amplificato da un brusco peggioramento della valutazione dei rischi, soprattutto nei confronti dei Paese emergenti; un ulteriore deterioramento della qualità del credito nei paesi con una domanda debole e un settore bancario ancora vulnerabile, stallo nelle riforme economiche che compromettono la fiducia nella sostenibilità delle finanze pubbliche; e la mancanza della necessaria riparazione dei bilanci delle banche per poter trovare finanziamenti per via di mercato.
Guardando all’Italia l’Eba ipotizza una contrazione dei prezzi a Piazza Affari superiore a quella della zona euro e dell’Unione europea, con un calo del 20,3% nel 2014, del 17,7% nel 2015 e del 20,4% l’anno successivo. Sul fronte immobiliare l’Italia mostrerebbe tuttavia dei risultati migliori rispetto all’eurozona, registrando una flessione del 3,3% quest’anno e del 5,2% nel biennio successivo. Di contro la zona euro mostrerebbe un calo del 6,9% nel 2014 e dell’11% sia nel 2015 sia nel 2016.
E sul fronte obbligazionario? Il punto di partenza, precisa l’Eba in un nota, alla base dello scenario avverso sono i titoli di stato statunitensi che dovrebbero aumentare inizialmente di 100 punti base rispetto ai primi tre mesi del 2014, con una graduale crescita verso quota 250 punti base. 
Di fronte a questo scenario il rendimento dei Btp tornerebbe ad accelerare al 5,9% nel 2014 rispetto al 3,9% dello scenario base, al 5,6% nel 2015 rispetto al 4,1% e al 5,8% nel 2016 (dal 4,3%). Per la zona euro il rendimento dovrebbe attestarsi nel triennio 2014/2016 tra il 4,2%-4,3%.
Le banche italiane esaminate saranno in totale 15: Banca Carige, Monte dei Paschi di Siena, Piccolo Credito Valtellinese, Popolare dell’Emilia Romagna, Popolare di Milano, Popolare di Sondrio, Popolare di Vicenza, Banco Popolare, Credito Emiliano, Iccrea Holding, Intesa Sanpaolo, Mediobanca – Banca di Credito finanziario, UniCredit, Ubi, e infine Veneto Banca.
Nello scenario tracciato dall’authority guidata dall’italiano Andrea Enria è previsto per l’Unione europea un prodotto interno lordo (Pil) reale a -0,7% quest’anno, -1,5% nel 2015 e un +0,1% nel 2016, mentre sul fronte occupazionale il tasso di disoccupazione all’11,3% nel 2014, al 12,3% nel 2015 e al 13% nel 2016.