Stress test 2014, Eba: esiti a ottobre, 15 le banche italiane esaminate
L’esito degli stress test 2014, condotti sulle maggiori banche europee dall’Autorità bancaria europea (Eba), verranno pubblicati ad ottobre. A darne notizia l’Eba attraverso una nota stampa nella quale precisa che la metodologia dei test verrà resa nota nel mese di aprile. Gli istituti bancari coinvolti saranno in totale 124 (coprendo così 22 paesi dell’Unione europea) per valutare la loro resistenza di fronte a shock economici.
L’esercizio è stato messo a punto in coordinamento con la Banca centrale europea (Bce) che in vista del meccanismo di vigilanza unico sta conducendo una valutazione complessiva sul comparto bancario che comprende una valutazione dei rischi, la revisione della qualità degli asset e uno stress test.
Le banche italiane esaminate saranno in totale 15: Banca Carige, Monte dei Paschi di Siena, Piccolo Credito Valtellinese, Popolare dell’Emilia Romagna, Popolare di Milano, Popolare di Sondrio, Popolare di Vicenza, Banco Popolare, Credito Emiliano, Iccrea Holding, Intesa Sanpaolo, Mediobanca – Banca di Credito finanziario, UniCredit, Ubi, e infine Veneto Banca. “Gli stress test verranno condotti prendendo in considerazione un bilancio “statico” che non implica alcuna nuova crescita dell’attività e un mix di business costante nel triennio esaminato” si legge nella nota dell’Eba.
La capacità di resistenza delle banche dell’Unione europea, aggiunge l’istituto guidato da Enria, sarà infatti valutata in un arco temporale di tre anni (2014-2016).
I rischi comuni sotto esame prevedono: il rischio di credito, di mercato, sovrano, cartolarizzazioni e costo di finanziamento. Sia le attività del ‘trading book’ che quelle del ‘banking book’ saranno sottoposte ai test, incluse le esposizioni fuori bilancio.
In termine di soglie di capitale, l’8% di Common Equity Tier 1 sarà il tasso minimo previsto per lo scenario di base e il 5,5% per lo scenario avverso.
Gli ultimi stress test erano stati condotti nel 2011 e su 90 banche messe alla prova 8 non avevano passato l’esame dell’Eba. Allora i cinque gruppi bancari italiani coinvolti Unicredit, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena, Banco Popolare e UBI Banca avevano superato con ampio margine il valore di riferimento del 5 per cento.
(news aggiornata alle 15)