Stellantis e la scelta del nuovo ceo. C’è un nome (interno) che resta in pole

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Il downgrade di Moody’s e i rumors sulla scelta del nuovo ceo che si avvicina. Si apre con questi due temi la settimana di Stellantis sui mercati. Potrebbe essere alle battute finali la ricerca di un nuovo ceo per il gruppo europeo dell’automotive che è alle prese da cinque mesi con la ricerca del successore di Carlos Tavares. Molti i nomi che sono circolati da inizio anno in poi, ma nelle ultime settimane l’attenzione sembra essersi concentrata su un nome interno. Ovvero quello di Antonio Filosa, responsabile per le Americhe, che emerge come candidato principale anche nelle più recenti indiscrezioni rilanciare da Bloomberg. Ma la situazione appare ancora incerta e il Consiglio di amministrazione, guidato dal presidente John Elkann, potrebbe alla fine dirottare la propria scelta anche verso un altro amministratore delegato.
Intanto oggi il titolo scatta al rialzo e ora avanza di quasi il 7% sopra i 9 euro.
Per Stellantis si avvicina il momento della scelta del ceo: i rumors di Bloomberg
Entro la prima parte del 2025 sarebbe arrivato il nuovo ceo nel dopo Tavares. Questa la promessa, scritta nera su bianco, da Stellantis che aveva dato questa prima indicazione al mercato nel giorno in cui era stata ufficializzata l’uscita di scena del manager portoghese. Il refrain, comunicato dopo comunicato, è stato sempre lo stesso: “il processo di nomina del nuovo Chief Executive Officer è in corso, gestito da un Comitato Speciale del Consiglio d’Amministrazione, e si concluderà entro la prima metà del 2025“.
“Trascorsi però cinque mesi, è cresciuta la preoccupazione all’interno dell’azienda per la necessità di effettuare una selezione, visto che il processo decisionale si è bloccato senza un alto dirigente vertice permanente”, scrivono ancora da Bloomberg, che citano fonti vicine al dossier, e indicano che un portavoce di Stellantis ha dichiarato che non è stata presa alcuna decisione e che il timing per la nomina del nuovo CEO è rimasto invariato.
In attesa della nomina ufficiale, c’è una “certezza”: prossimo CEO di Stellantis avrà una priorità, ovvero arginare la crisi negli Stati Uniti. Oltreoceano le vendite sono crollate del 15% lo scorso anno e del 12% nel primo trimestre. “Riuscire a invertire la rotta sarà complicato dall’introduzione di dazi da parte del presidente Donald Trump, che hanno aumentato i costi e interrotto le catene di approvvigionamento”, segnalano da Bloomberg ricordando che il gruppo, che resta ben lontano dalla crescita a doppia cifra che prevedeva per l’inizio del 2024, nelle scorse settimane ha annunciato la sospensione della guidance a causa delle incertezze legate ai dazi.
Chi è Antonio Filosa
Antonio Filosa, originario di Napoli ha conseguito un master in ingegneria presso il Politecnico di Milano, è l’attuale chief operating officer (COO) per le Americhe ed è stato nominato lo scorso 3 febbraio anche responsabile dell’ente Quality (definito dalla stessa società come il “fulcro della promessa” dell’azienda ai clienti).
È entrato a far parte del Gruppo Fiat nel 1999, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, tra cui quello di direttore dello stabilimento di Betim (Brasile) e di responsabile degli acquisti per la regione dell’America Latina. Filosa ha inoltre ricoperto il ruolo di Responsabile dell’Argentina e di Responsabile dei marchi Alfa Romeo e Maserati per la regione dell’America Latina, incarichi ricoperti rispettivamente dal 2016 e dal 2018. Ha ricoperto il ruolo di COO per la regione America Latina di FCA ed è stato membro del Consiglio Esecutivo del Gruppo FCA da marzo 2018.
È inoltre membro del Comitato Esecutivo ad interim, responsabile della direzione e della supervisione di Stellantis. In precedenza, ha ricoperto il ruolo di ceo del marchio Jeep e di COO per il Sud America. Filosa vanta una vasta esperienza in diverse attività aziendali, nonché business management and strategy.
Moody’s declassa il rating
È arrivato venerdì scorso il downgrade di Moody’s all’indirizzo di Stellantis. L’agenzia di rating Usa ha abbassato il giudizio da Baa1 a Baa2, ma ha al tempo stesso rivisto al rialzo l’outlook su tutti i rating del gruppo da negativo a stabile.
Il motivo? “Il declassamento a Baa2 è motivato dall’aspettativa che, dato il difficile contesto di mercato, un significativo recupero degli indicatori di credito, in particolare del margine e del free cash flow verso i nostri requisiti per la precedente categoria di rating, sarà più difficile da realizzare – scrivono gli analisti -. Dopo diversi anni di elevata redditività, la performance di Stellantis nel 2024 ha subito una contrazione a causa di aggressive azioni di riduzione delle scorte e dei prezzi negli Stati Uniti e della riduzione delle scorte e dei ritardi nei lanci di prodotto, in parte dovuti alle difficoltà di transizione alle nuove piattaforme multi-energia, in Europa”. E aggiungono: “Sebbene l’azienda abbia avviato misure significative per ripristinare la performance operativa, il difficile contesto di mercato, caratterizzato da un indebolimento del quadro macroeconomico e da tensioni commerciali, aumenta il rischio di esecuzione e potrebbe rallentare la prevista ripresa“.
Il rating, segnala ancora Moody’s nel suo report, incorpora una cauta prospettiva per lo scenario macroeconomico, incluso un rallentamento della crescita del Pil del G20 all’1,9% nel 2025 (in calo rispetto al 2,9% del 2024), considerando che l’imprevedibile politica commerciale degli Stati Uniti potrebbe minare la fiducia dei consumatori e interrompere le catene di approvvigionamento.
Il titolo e la view degli analisti
Da inizio anno il titolo Stellantis ha perso circa il 25%, peggior titolo del Ftse Mib YTD. Per quanto riguarda la view del mercato su Stellantis, il consensus degli analisti su Bloomberg indica il 28,6% di giudizi Buy e il 62,9% Hold, mentre 3 analisti dicono Sell (8,6%). Il target price a 12 mesi è stato invece indicato a 10,25 euro (potenziale rendimento potenziale 10%).