2024 horribilis per Stellantis: -70% l’utile, mini dividendo e margini sotto attese. Titolo ko in Borsa

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Tracollo dei profitti per Stellantis. Il 2024 si è chiuso con una flessione nell’ordine del 70% dell’utile netto. Un anno cadenzato dalla crisi che ha travolto le attività del gruppo negli Stati Uniti e caduta del titolo in Borsa, il tutto culminato a inizio dicembre con l’uscita del ceo Carlos Tavares.
Il gruppo presieduto da John Elkann, alla luce del crollo degli utili ha dovuto dimezzare i dividendi. Per il 2025 l’attesa è di un ritorno alla crescita per fatturato e una generazione di cassa positiva.
2024 da dimenticare con -70% degli utili
Lo scorso anno i ricavi netti del gruppo Stellantis sono stati pari a 156,9 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto al 2023, con consegne consolidate in diminuzione del 12% per gap temporanei nella gamma prodotti e azioni di riduzione delle scorte ormai completate. L’utile netto è caduto a 5,5 miliardi, in calo del 70%. Crollo anche dell’utile operativo rettificato di 8,6 miliardi di euro è diminuito del 64% con un margine AOI del 5,5%.
Il calo dell’utile e l’impatto temporaneo del capitale circolante dovuto agli adeguamenti della produzione ha portato a uno flusso di cassa industriale negativo per 6 miliardi. La liquidità disponibile industriale complessiva si è attestata nel 2024 a 49,5 miliardi di euro, con una posizione finanziaria netta industriale di 15,1 miliardi di euro.
Proposto un dividendo di 0,68 euro per azione, più che dimezzato rispetto agli 1,55 euro all’anno precedente e pari a un rendimento del 5%. Lo stacco cedola è previsto il prossimo 22 aprile.
Le scorte totali al 31 dicembre 2024 sono diminuite del 18% pari a 268 mila unità in meno rispetto all’anno precedente, compreso un calo del 20% delle scorte dei concessionari statunitensi a 304 mila unità, superando l’obiettivo precedentemente comunicato di 330 mila unità.
Ebit margin sotto le attese
Nella seconda metà del 2024, Stellantis ha riportato un ebit quasi azzerato, passando da 10,2 miliardi di euro nello stesso periodo del 2023 a 185 milioni di euro. Ciò ha portato l’ebit margin rettificato al 5,5%, al minimo delle previsioni fornite a settembre in seguito a un profit warning. Il consensus indicava un margine al 6,2%.
“L’ebit margin stato inferiore del 10% rispetto alle previsioni – commenta Banca Akros – e a livello divisionale il Nord America ha sottoperformato con un calo del 27% nelle vendite nell’anno fiscale 2024 e un margine del 4,2% con una perdita significativa generata nel secondo semestre. L’Europa ha avuto una situazione mista”.
Riscontri che non hanno convinto il mercato con titolo Stellantis in calo del 4,6% in avvio sotto la soglia dei 13 euro.
Previsioni per il 2025 e parole di Elkann
Stellantis conta di risalire la china nel corso di quest’anno con fatturato in crescita, margine Aoi «mid-single digit» e generazione di cassa positiva.
Nel 2025, Stellantis lancerà 10 nuovi prodotti.
“Nonostante il 2024 sia stato un anno di forti contrasti per l’azienda, con risultati al di sotto del nostro potenziale, abbiamo raggiunto importanti traguardi strategici. In particolare, abbiamo lanciato nuove piattaforme e modelli multi-energy, novità che proseguiranno nel 2025; abbiamo avviato la produzione di batterie per veicoli elettrici attraverso le nostre joint venture e abbiamo reso operativa la partnership con Leapmotor International”, ha commentato John Elkann, presidente di Stellantis.
Nuovo ceo entro metà 2025
“Il processo di nomina del nuovo ceo è in corso e si concluderà entro la prima metà del 2025. Nel frattempo, l’azienda è concentrata sull’execution”, si legge nella nota di accompagnamento ai conti 2024. Nei primi novanta giorni della transizione nella leadership, il comitato esecutivo ad interim ha adottato misure rapide e decisive per migliorare la performance e la redditività aziendale. Tra le principali azioni intraprese, spiccano il completamento delle strategie di riduzione delle scorte, il superamento degli obiettivi fissati per i concessionari statunitensi e il lancio di modelli chiave per rispondere alle esigenze del mercato, con particolare attenzione al settore statunitense.