Notizie Notizie Italia Dati da incubo per Stellantis prima dei conti 2024. Elkann in alto mare su scelta ad, il sogno è De Meo

Dati da incubo per Stellantis prima dei conti 2024. Elkann in alto mare su scelta ad, il sogno è De Meo

25 Febbraio 2025 12:59

Stellantis si presenta all’appuntamento dei conti 2024 senza un guidatore. Dalla dipartita di Carlos Tavares sono ormai passati quasi tre mesi e la ricerca di sostituto di livello appare ancora in alto mare. Nel frattempo si susseguono i debolissimi riscontri sul fronte vendite, l’ultimo stamattina relativo al primo mese dell’anno in Europa.

Gennaio da incubo per Stellantis

I riscontri relativi al mese di gennaio sono impietosi per Stellantis, che è la seconda maggiore casa europea per quota di mercato. Di fronte a un mercato che ha ceduto il 2,1%, Stellantis annaspa a -16%. Ancora più penalizzante il confronto con gli altri due maggiori player europei che invece si distinguono in positivo. Volkswagen e Renault sono infatti cresciute rispettivamente del 5,3% e del 5,4% a gennaio rispetto a 12 mesi prima.

La crisi di Stellantis riguarda tutti o quasi i suoi tanti marchi. I cali sono a doppia cifra sono generalizzati con la sola eccezione di Alfa Romeo (+21%), Peugeot (-3% a 55mila unità) e Jeep (-9,6% a
11mila). “Per l’intero 2025 ci aspettiamo un recupero dei volumi (in un mercato sostanzialmente piatto) anche per il completamento del destocking soprattutto nel mercato nord americano, ma effetto prezzi negativo small single digit come per tutti i car-makers”, commentano oggi gli esperti di Equita.

Le attese per i conti 2024

Stellantis, che sull’intero 2024 ha riportato vendite globali per 5,4 milioni di unità (-12% a/a), diffonderà i conti 2024 domani mattina prima dell’apertura dei mercati. Alle 14 di domani è prevista la conference call con gli analisti.

Per quanto riguarda il quarto trimestre del 2024, il consensus di Bloomberg indica ricavi per 40,38 miliardi di euro, un Ebit di 19,44 miliardi e un utile netto di 1,2 miliardi. Sull’intero anno le stime prevedono un fatturato pari a 156,3 miliardi, in flessione del 17,5%, con un utile operativo di 8,64 miliardi (-64%) e un risultato netto di 5,28 miliardi (-71,6%).

Gli analisti di Banca Akros sottolineano come per il 2025 il consensus aggiornato prevede un leggero miglioramento dei margini rispetto al 2024 al 6,6% e un flusso di cassa industriale di 5,2 miliardi di euro. “Le stime per il 2025 dipenderanno dalla decisione dell’amministrazione Trump sui dazi messicano-canadesi, dato che circa il 40% dei volumi statunitensi dell’azienda sono importati da questi paesi”, precisa Akros che quindi si aspetta dal management una sensibilità su questa importante questione”.

Ancora in alto mare la caccia all’ad: il sogno è De Meo

Tornando al delicato nodo del futuro amministratore delegato, in questi mesi si sono susseguiti vari nomi, tra cui alcuni suggestivi come quello di Luca Maestri, ex cfo di Apple. Oggi Il Giornale rilancia l’opzione Luca De Meo, attuale ceo di Renault, una delle poche case automobilistiche che naviga in buone acque. De Meo vanta anche un passato in Fiat (fino al 2009) per poi accasarsi prima nel gruppo Volkswagen, in Audi, poi alla spagnola alla Seat dove ha lanciato con successo il marchio Cupra, e infine Renault. Gli altri papabili sono nomi interni quali Antonio Filosa, ceo del marchio Jeep e chief operating officer per il Nord America, e il francese Maxime Picat, Chief Purchasing and Supplier Quality Officer.

Troppi marchi

La scelta tarda ad arrivare e non si esclude che bisognerà attendere primavera inoltrata (maggio-giugno). Di certo il nuovo timoniere dovrà risolvere più di un grattacapo a partire dall’abbondanza di marchi. Ieri l’agenzia Reuters ha riferito da fonti vicine a John Elkann che qualsiasi candidato alla carica di ad dovrà avere una forte conoscenza dei marchi. Tra i 14 del gruppo ce n’è più di uno in difficoltà: Maserati e Lancia tra quelli italiani, la francese Ds, ma anche i brand americani Chrysler e Dodge.

L’attesa del mercato è che il sacrificio di uno o più marchi sarà una delle priorità da portare avanti.