Notizie Dati Bilancio Mondo Stati Uniti: al via la nuova Earning Season, utili attesi in calo per il quarto trimestre consecutivo

Stati Uniti: al via la nuova Earning Season, utili attesi in calo per il quarto trimestre consecutivo

11 Aprile 2016 13:28

Questa sera dopo la chiusura degli scambi a Wall Street, Alcoa come di consueto darà il la alla stagione delle trimestrali a stelle e strisce. In scia della discesa dei prezzi dell’alluminio, gli analisti si attendono il terzo trimestre consecutivo con utili e ricavi in diminuzione: i primi, in versione per azione, sono visti in quota 2 centesimi per azione, decisamente al di sotto dei 28 centesimi di un anno fa. Il fatturato dovrebbe invece segnare una contrazione da 5,82 a 5,15 miliardi di dollari (il consenso era a 5,48 miliardi a inizio anno).

Alle 23 italiane è prevista la conferenza stampa di presentazione dei numeri in cui potrebbero anche essere diffusi nuovi dettagli sul processo di separazione della società. Pallino del Chief executive Klaus Kleinfeld, lo “split” è destinato a creare due entità: una prima relativa il solo alluminio e l’altra i prodotti realizzati con questo metallo. Il progetto dovrebbe vedere la luce nella seconda metà dell’anno. Dopo Alcoa, nei prossimi giorni arriveranno i conti di big della finanza del calibro di JP Morgan, Bank of America, Black Rock e Citigroup.

Wall Street: ancora segno meno per utili e fatturato
Gli analisti stimano che questa “earning season” dovrebbe registrare il quarto calo consecutivo degli utili con una contrazione attesa in quota 10%, un tasso più che doppio rispetto al 2014 e il dato maggiore dalla crisi finanziaria (a inizio anno il consenso era per utili invariati). Per il giro d’affari complessivo è invece in arrivo il quinto trimestre di seguito con il segno meno.

“Per il primo trimestre 2016, la contrazione degli utili è vista al 9,1%”, ha dichiarato John Butters di FactSet. Secondo Wallace Witkowski di MarketWatch circa un quinto delle aziende che compongono lo S&P 500 annunceranno risultati inferiori alle stime, il tasso maggiore dall’inizio di questo tipo di rilevazioni statistiche (2006).

Tra le cause troviamo il cattivo andamento dei titoli legati alle materie prime: S&P Global Market Intelligence si aspetta una diminuzione dell’8,1% per I titoli facenti parte dello S&P500 e del 105,3% per quelli del comparto energetico. Attenzione anche ai finanziari: Daniel Pinto, Ceo della divisione “Corporate and Investment bank” di JPMorgan ha detto di attendersi una riduzione del fatturato del 25% mentre Richard Ramsden di Goldman Sachs stima un giro d’affari del settore in rosso del 15%. Il rafforzamento del dollaro e il rallentamento dell’economia globale dovrebbero aver invece penalizzato i risultati dei titoli industriali.

“Molto importanti, oltre ai bilanci del 1° trimestre, saranno le indicazioni sull’outlook fornite dalle società per rassicurare gli investitori sulle prospettive future degli utili”, precisa Alberto Biolzi, Responsabile Advisory di Cassa Lombarda.