Spread zavorra Piazza Affari, maglia nera alle banche . Exploit Fca a +8%
Day after senza smalto per Piazza Affari. Nel corso della seduta Milano ha dilapidato i guadagni di inizio giornata che avevano spinto il listino milanese a oltre +1% sull’onda anche dell’effetto Fca. Nel pomeriggio ad azzoppare il Ftse Mib (close a -0,06% a 20.363 punti) è stata l’impennata dello spread Btp-Bund oltre la soglia dei 280 punti base. Lo spread si è allargato dopo le parole dei due vice premier. Matteo Salvini ha parlato della necessità di “coraggio” nei prossimi mesi riferendosi al ministro dell’Economia, Giovanni Tria. Salvini ha anticipato che è in arrivo una lettera UE all’Italia che chiederà chiarimenti sulla traiettoria del debito. Il movimento al rialzo è coinciso anche con l’apertura dell’altro vice premier Luigi Di Maio a “un serio abbassamento delle tasse”, con flat tax per il ceto medio.
Banche in coda al Ftse Mib, exploit di Fca
L’effetto spread ha appesantito le banche: -2,66% Bper, -2,39% per Banco BPM, -2,36% UBI Banca e -2,28% Unicredit.
Lunedì da protagonista assoluta per Fca dopo la proposta di fusione tra pari avanzata a Renault. Il titolo è arrivato a guadagnare oltre il 19% in Borsa per poi rallentare e chiudere con un balzo di quasi l’8% a 12,37 euro. Il cda di Renault ha valutato come amichevole la proposta di Fca e “studierà con interesse l’opportunità di una tale combinazione aziendale”. Il beneficio principale, rimarca Mediobanca Securities, è la condivisione degli investimenti in relazione alle nuove piattaforme per il lancio di soluzioni ibride / elettriche complete. Nel 2018 Renault ha investito 5,2 miliardi di euro in ricerca e sviluppo, 3,5 miliardi di euro nel caso di FCA. Tra i potenziali ostacoli che potrebbero impedire un eventuale accordo tra FCA e Renault, gli analisti indicano le forti sovrapposizioni in termini di capacità produttiva in Europa (Renault ha 20 stabilimenti in UE, circa 14 in Francia vs 40 impianti FCA, 27 in Italia). “Il risparmio sui costi potrebbe influire su alcune chiusure di impianti che potrebbero essere difficili da raggiungere”. Banca IMI, che ha alzato il rating su Fca a Buy con target price a 15,1 euro, vede tra i rischi possibili quello del mancato raggiungimento delle sinergie di costo, che potrebbero essere inferiori a quelle annunciate.
Telecom si spegne sul finale
Calo dello 0,55% in chiusura per Telecom Italia che si era mossa in positivo in mattinata grazie alle ultime indiscrezioni di stampa in merito alla creazione di una società unica con Open Fiber e ad un piano di Cassa Depositi e Prestiti in preparazione per favorire una fusione in tal senso. Secondo Il Messaggero nel weekend appena trascorso si sarebbe svolta una riunione a Parigi tra i vertici di Cdp, con il presidente Massimo Tononi e l’ad Fabrizio Palermo da una parte e di Vivendi, con l’ad Arnaud de Puyfontaine e il patron della media company francese Vincent Bolloré, dall’altra. Oggetto della riunione uno schema di accordo che prevede il conferimento in Tim della quota del 50% che la Cdp detiene nella joint venture paritaria con Enel in Open Fiber. Secondo il quotidiano romano, il piano vedrebbe in sostanza la Cdp mettere sul piatto il suo 50% di Open Fiber, in cambio di azioni Telecom.