Notizie Obbligazioni Lo spread, Giorgetti e il Southampton… ma i Btp dicono che l’Italia è ancora ultimissima in classifica

Lo spread, Giorgetti e il Southampton… ma i Btp dicono che l’Italia è ancora ultimissima in classifica

14 Febbraio 2025 09:48

Nuovo allungo dei Btp che ieri hanno rosicchiato terreno rispetto al Bund con lo spread tra i due titoli di Stato sceso fino a un minimo a 105 punti base. Intanto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, promette un provvedimento contro il caro bollette e soprattutto si sbilancia sull’arrivo nelle prossime settimane di sorprese positive sui conti dell’Italia, lasciando presagire che probabilmente la seconda stima del Pil 2024 sarà rivista al rialzo rispetto al +0,5% della prima lettura flash.

Spread Btp-Bund ai minimi dal 2021

Lo spread tra Btp e Bund a 10 anni si è portato ieri a 105,5 punti base, toccando il livello minimo dall’ottobre del 2021. Il rendimento del titolo decennale tricolore è sceso di cinque punti base in area 3,5%. Ieri i mercati europei hanno trovato spinta nella speranza di un accordo di pace in Ucraina e si sono consolidate anche le attese di una Bce molto attiva nel tagliare i tassi nel corso dell’anno alla luce della debolezza dell’economia. Goldman Sachs ha affermato di attendersi che la Bce continuerà con tagli graduali di 25 punti base fino a raggiungere l’1,75% a luglio “ma sono possibili ulteriori e maggiori tagli se la crescita dovesse rivelarsi inferiore alle nostre attese”.

Intanto, aspettando l’atteso debutto del Btp Più settimana prossima, il Tesoro si è già portato avanti con ben tre emissioni sul mercato primario in questi primi due mesi dell’anno, l’ultima questa settimana con 13 miliardi di un nuovo Btp a 15 anni a fronte di una domanda per oltre 130 miliardi. Domanda 10 volte il quantitativo offerto che non è un’anomalia nel panorama Ue in questo inizio d’anno. Persino la Francia è riuscita a raccogliere 10 miliardi di euro con un bond sindacato a 15 anni a fronte di una richiesta superiore di 134 miliardi. In generale la domanda sul mercato primario di titoli di Stato europei è stata estremamente forte.

Giorgetti, Renzi e il Southampton

Come detto, il ministro Giorgetti, intervenendo al question time in parlamento, ha promesso a breve soprese positive sul Pil. Non sono mancate le critiche dall’opposizione sull’effettivo stato di salute dell’economia tricolore. Durante il question time è andato in scena un acceso botta e risposta proprio sui successi economici decantati dal governo. “L’economia tedesca è in recessione da due anni, diversamente dall’economia italiana che ha indici positivi”, ha spiegato Giorgetti. Il senatore Renzi, leader di Italia Viva, ha ricordato che la crescita del Pil è stato decisamente più bassa del previsto (0,5% rispetto al +1% previsto dal governo), la produzione industriale è negativa da 23 mesi e le bollette sono alle stelle. L’ex premier ha poi paragonato l’andamento del Pil italiano alla squadra di calcio britannica del Southampton, di cui il ministro è accanito tifoso e che staziona in ultima posizione in Premier League.

La replica di Giorgetti non si è fatta attendere. “La citazione del Southampton ricorda l’Italia di qualche anno fa, da cui è uscita anche grazie ai comportamenti di questo governo. E i risultati in termini di spread e di fiducia che registriamo quotidianamente ci confortano“.

Nel recente passato Giorgetti così come la premier Giorgia Meloni hanno più volte decantato i successi economici dell’Italia e la riduzione dello spread. E in effetti lo spread viaggia a livello più che dimezzati rispetto a quando si insediò il governo attuale, anche se non va dimenticato che lo stesso spread area salito notevolmente dopo la caduta del governo Draghi e sui timori che il nuovo governo di centro-destra non tenesse in ordine i conti pubblici. Così non è stato e l’Italia è tornata a convincere gli investitori.

Spread giù, ma la classifica condanna il Btp

A ben vedere lo spread è sì sceso prepotentemente, ma tornando ne più ne meno ai livelli del 2021, ossia quando c’era il governo Draghi. E allargando lo sguardo, così come Giorgetti ha fatto confrontando il Pil tra Italia e Germania. Ad emergere con chiarezza è che lo spread verso la Germania si è ridotto per l’Italia così come per gli altri paesi europei, ad eccezione della Francia che nell’ultimo anno ha attraversato una crisi politica che ha scatenato la fuga dagli Oat.

La classifica si è mossa, l’Italia ha stretto il gap dalla prima (Germania), ma quello che emerge è che la posizione occupata dal Belpaese è sempre la medesima, ultimissima e unica a vantare uno spread a tre cifre sopra i 100 punti base. Davanti a noi tutti, il duo iberico Spagna e Portogallo, con quest’ultimo a soli 42 pb dai Bund; la Francia a 73 pb nonostante tutte le difficoltà dell’ultimo anno. E poi c’è il fenomeno Grecia a 83 punti base, penultima ma ampiamente davanti all’Italia.

Dietro anche alla Grecia

La Grecia dei giorni bui della crisi del debito sovrano dell’eurozona, quando i titoli greci a 10 anni hanno reso quasi 40 punti percentuali, mentre il paese ellenico vacillava sull’orlo del default, appesantito da un onere del debito superiore al 175% del pil, severe misure di austerità e lo spettro di una Grexit. Dodici anni dopo, la Grecia vanta rendimenti dei titoli di Stato prossimi a quelli della Francia (nelle scorse settimane era riuscita anche nell’aggancio) e si mantiene costantemente davanti all’Italia.

Il mese scorso il paese ellenico ha emesso 4 miliardi di euro di debito ricevendo richieste 10 volte superiori al quantitativo offerto. “Il ritorno allo status di investment grade nel 2023 e un premier che di recente si è lamentato del fatto che ‘la Germania deve darsi una regolata’, dimostrano la ritrovata fiducia della Grecia tra i potenti d’Europa”, argomenta Neil Mehta, Portfolio Manager, Investment Grade, RBC BlueBay, che aggiunge: “Ora, data la traiettoria economica e fiscale della Grecia, unita a una certa carenza, gli stessi funzionari ci hanno detto che non c’è motivo per cui i titoli di Stato greci non debbano essere equiparati ai titoli governativi portoghesi, con spread più ristretti di circa 40pb. Potrebbe essere un po’ ambizioso, visto l’elevato ammontare del debito, ma un restringimento degli spread per la Francia e persino per la Spagna sembra essere a portata di mano”.