Notizie Notizie Italia Spread dimezzato, Ftse Mib da record e il verdetto di Moody’s: ecco cosa rivendica Meloni davanti a Confindustria

Spread dimezzato, Ftse Mib da record e il verdetto di Moody’s: ecco cosa rivendica Meloni davanti a Confindustria

27 Maggio 2025 17:16

“L’Italia si presenta oggi credibile di fronte a un quadro economico-finanziario di straordinaria complessità. Ce lo dicono i mercati, ce lo dicono gli investitori, ce lo dicono i risparmiatori.” È con queste parole che Giorgia Meloni ha aperto il suo intervento all’Assemblea 2025 di Confindustria, tracciando un bilancio positivo della situazione economica del Paese a metà legislatura.

Ma l’ennesimo scivolone della premier – dopo il pasticcio spread di qualche settimana fa – è dietro l’angolo e questa volta riguarda il recente giudizio di Moody’s.

Spread giù, Borsa su, investimenti in ripresa: cosa ha detto Giorgia Meloni

Nel suo discorso dinanzi agli industriali, la premier ha messo in fila una serie di indicatori che, a suo dire, confermerebbero un’Italia tornata affidabile agli occhi dei mercati. La presidente del Consiglio ha sottolineato come lo spread BTP-Bund si sia più che dimezzato dall’inizio del suo mandato, la Borsa ha toccato performance record, aumentando di fatto l'”appeal” dei titoli di Stato italiani. Tutti segnali — ha affermato — che mostrano la rinnovata attrattività del Paese per gli investitori esteri.

Il governo, ha spiegato Meloni, è arrivato al “giro di boa” della legislatura con un obiettivo preciso: restituire centralità internazionale all’Italia, attraverso una strategia economica basata su serietà, efficacia e sviluppo di lungo termine.

Moody’s: un’altra gaffe dopo lo scivolone sullo spread

Nel suo discorso Giorgia Meloni ha poi citato anche il recente giudizio dell’agenzia Moody’s. “Ha rivisto in positivo il giudizio sull’Italia, una cosa che non accadeva da circa 25 anni.” Ma la realtà è un po’ diversa: Moody’s ha migliorato l’outlook, ovvero le prospettive future, da “stabile” a “positivo”, senza modificare il rating dell’Italia.

Un dettaglio tecnico fondamentale. E non è la prima volta che la premier si lascia andare a gaffe del genere: solo poche settimane fa, durante un question time alla Camera, Meloni aveva definito i titoli di Stato italiani “più sicuri di quelli tedeschi”, facendo alzare più di un sopracciglio — incluso quello del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Nonostante i segnali incoraggianti, il contesto resta fragile. Debito pubblico elevato, crescita economica ancora sotto ritmo e tensioni geopolitiche internazionali impongono prudenza. La revisione dell’outlook da parte di Moody’s è un passo positivo, ma non è una promozione vera e propria. E suggerisce che la strada verso una piena normalizzazione della percezione dell’Italia sui mercati è ancora lunga.

La premier Meloni ha cercato di trasmettere un messaggio di stabilità e fiducia, rivolto tanto agli industriali quanto agli investitori. Ma la comunicazione economica richiede precisione, soprattutto quando si toccano temi sensibili come i rating, gli spread o l’affidabilità del debito pubblico. E in un Paese sotto la lente delle agenzie internazionali, anche una sfumatura può fare la differenza tra credibilità e leggerezza.