La Spagna paga a caro prezzo il successo dell’asta. Finlandia ancora contro Lisbona
E’ toccata alla Spagna movimentare la mattinata sul mercato dei titoli di Stato. Madrid ha collocato Bonos quinquiennali per 3,4 miliardi di euro, meno del massimo di 4 miliardi prefissato dalla Banca di Spagna, e con rendimenti più alti. Il tasso medio è, infatti, salito al 4,549% dal 4,389% della analoga asta di marzo, mentre la domanda ha superato l’offerta di 1,86 volte contro 2,17 volte del precedente collocamento. Sul mercato, riferiscono dalle sale operative, domina la speculazione legata all’odierno incontro di routine della Bce, soprattutto, al linguaggio che il suo Presidente userà in conferenza stampa. L’Eurotower, infatti, dovrebbe lasciare invariata la propria politica monetaria, ossia confermare i tassi all’1,25%.
Tra gli addetti ai lavori prevale la sensazione che il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, potrebbe indicare la possibilità di un rialzo di 25 punti base già nella riunione di giugno. Le parole che il numero uno dell’istituto centrale pronuncerà saranno ascoltate con la massima attenzione. “Negli ultimi giorni infatti – commenta un broker di una primaria banca italiana – è accelerata l’idea che una nuova stretta possa arrivare già il prossimo mese, mentre fino a poche settimane fa questa veniva scontatà per luglio-agosto”. Fino a ieri i numeri espressi dal mercato non contemplavano questo scenario e i movimenti avvertiti questa mattina sono un semplice adeguamento.
Oltre alla Bce oggi è in calendario anche la riunione di routine della Banca d’Inghilterra, che ha confermato lo statu quo dei tassi e l’ammontare di acquisto di bond. Come osserva Biagio Lapolla di Royal Bank of Scotland la domanda dell’asta spagnola non è stata così forte come quella delle aste precedenti “anche se ultimamente il sentiment attorno alla Penisola iberica è sembrato più positivo rispetto ai mesi scorsi”. “Si sta materializzando una correlazione più bassa rispetto al resto della Periferia, ma questo non cambia la situazione strutturale di fondo che negativa rispetto alla Spagna”, puntualizza Lapolla, secondo cui arriveranno indicazioni interessanti dalla riunione della Bce odierna.