Il Portogallo batte cassa. Rendimenti su. L’accordo Ue-Bce-Fmi non basta ancora
Il Portogallo batte cassa all’indomani dell’accordo raggiunto con l’Unione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale su un piano di salvataggio di 3 anni da 78 miliardi di euro. Lisbona ha subito voluto testare l’umore del mercato. Lo ha fatto collocando questa mattina tutto l’ammontare dei titoli a tre mesi che si era prefissato, ma ha il prezzo da pagare è stato ancora una volta salato. Il Portogallo ha, infatti, dovuto offrire rendimenti più alti rispetto all’ultima asta. Il Tesoro lusitano ha piazzato bond per 1,12 miliardi di euro con scadenza ad agosto con un rendimento del 4,652%, in rialzo dal 4,046% offerto nell’asta del 20 aprile. La domanda è stata pari a 1,9 volte l’importo offerto. Per gli esperti il risultato è buono, ma non manca chi vede ancora zone d’ombra.
“La domanda è stata molto forte. Lisbona avrebbe dovuto collocare un miliardo, invece ha collocato di più”, segnala Carmela Pace di Mps Finance. “Mi aspettavano rendimenti in linea con l’asta precedente. Evidentemente la notizia degli aiuti era probabilmente già incorporata”. L’asta portoghese di titoli di Stato a 3 mesi è andata bene, secondo Chiara Cremonesi, fixed income strategist di Unicredit, poiché Lisbona ha venduto un ammontare maggiore di quello offerto ad un tasso inferiore rispetto a quello registrato sul mercato secondario prima dell’emissione che si collocava attorno al 4,83% grazie all’annuncio sul pacchetto di aiuti accordati al Paese da Ue e Fmi, percepito positivamente dai mercati. Più prudente Richard McGuire, fixed income strategist di Rabobank convinto che “l’asta di questa mattina non cambia l’evidenza del situazione generale che resta complicata”.
“Per questo motivo – aggiunge l’esperto di Londra – i rendimenti sono cresciuti ancora. Il dibattito sul salvataggio del Portogallo non è ancora terminato con l’annuncio di questa notte, ma si sposterà sempre di più sull’ambito politico”. Dall’altra parte manca ancora il via libera agli aiuti al Portogallo. La portavoce della Commissione europea ha precisato che la conferenza stampa durante la quale saranno resi noti i dettagli dell’accordo del prestito al Portogallo, che dovrebbe arrivare a 78 miliardi di euro e non a 80 miliardi come precedentemente indicato, si terrà al termine di un processo di consultazione della troika con i partiti politici portoghesi per assicurare all’intervento europeo il massimo consenso.