La Spagna di nuovo sotto pressione, Moody’s taglia rating a Aa2 con outlook negativo
Declassato di un gradino il merito di credito sulla Spagna. E’ la decisione arrivata stamattina da Moody’s. L’agenzia di rating ritiene che il Paese iberico dovrà fronteggiare la delicata questione del risanamento del settore bancario che dovrebbe comportare dei costi di ristrutturazione maggiori rispetto a quanto preventivato da Madrid.
Il rating è stato tagliato a Aa2 dal precedente Aa1, con outlook negativo. Moody’s ritiene che l’economia spagnola è avviata verso una crescita moderata nel medio-lungo periodo con il governo di Madrid che dovrà fare i conti con la delicata situazione delle finanze pubbliche. Per quanto concerne il settore bancario, Moody’s stima in circa 40-50 miliardi di euro il probabile costo complessivo da sostenere per la ristrutturazione del settore bancario. Ammontare decisamente superiore ai 20 mld indicati dal governo. E’ atteso per oggi un annuncio della Banca centrale spagnola circa l’ammontare delle carenze di capitale degli istituti di credito in base alle nuove norme bancarie.
A inizio marzo a tagliare l’outlook sulla Spagna era stata Fitch Ratings portando l’outlook sul rating spagnolo a “negativo” dal precedente “stabile” confermato però il merito di credito a “AA+”. Anche l’outlook negativo di Fitch rispecchia i rischi che il Paese di trova a fronteggiare a causa della debolezza della ripresa economica, della ristrutturazione del sistema bancario e del consolidamento fiscale.
La Spagna ha archiviato il 2010 con una contrazione del pil pari allo 0,1%. Il Prodotto interno lordo della Spagna ha registrato nel quarto trimestre del 2010 un rialzo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% su base annuale. Il 2010 si è chiuso con un deficit pari a 9,24%, in calo dall’11,1% del 2009 con debito pubblico pari a 60% del Pil. L’esecutivo guidato da Jose Luis Rodriguez Zapatero ha concordato con la Commissione europea un processo di graduale rientro dell’indebitamento pubblico per arrivare a 3% nel 2013. Intanto sempre oggi è arrivato il dato sulle vendite al dettaglio spagnole che a gennaio hanno segnato una contrazione del 4,7% a/a rispetto al precedente -4%. Si tratta del settimo mese di ribassi.
Declassamento della Spagna che condiziona i mercati europei che hanno aperto con generalizzati ribassi nell’ordine del punto percentuale con il settore bancario a guidare i ribassi. Sul mercato valutario a pagare dazio è l’euro scivolato fino a 1,3806 dollari (-0,94%).