Notizie Notizie Mondo Spagna: alle banche servono fondi freschi per 59,3 miliardi

Spagna: alle banche servono fondi freschi per 59,3 miliardi

28 Settembre 2012 16:48

In caso di un peggioramento dello scenario economico, le banche spagnole necessitano di fondi freschi per 59,3 miliardi di euro. È quanto emerge dagli stress-test condotti su 14 istituti spagnoli dalla società di consulenza statunitense Oliver Wyman. Il test si è reso necessario alla luce dell’approvazione, lo scorso 20 luglio 2012, del protocollo d’intesa tra le autorità spagnole e quelle europee.

“I risultati confermano che il settore bancario spagnolo è in gran parte solvente e vitale, anche in caso di un forte peggioramento del quadro macro”, si legge nella relazione di Oliver Wyman. I risultati del test hanno evidenziato che solo la metà del campione (rappresentativo del 90% delle attività del sistema bancario spagnolo), 7 banche, necessita di capitali freschi. “Per tutti gli altri gruppi -continua il report- il fabbisogno di capitale aggiuntivo è pari a 59.300 milioni di euro”.

Oliver Wyman: ricapitalizzazione potrebbe essere inferiore
Lo scenario avverso, che prevede un calo del Pil spagnolo del 6,5% tra il 2012 ed il 2014, non tiene conto dei benefici fiscali degli istituti di credito e delle possibili fusioni. Oliver Wyman ha comunque rilevato che l’intervento di ricapitalizzazione “potrebbe essere significativamente inferiore, tenendo conto delle future misure di ricapitalizzazione”.

“Se si tiene conto del processi di integrazione e le imposte anticipate, il fabbisogno scende a 53,7 milioni” e nel caso di scenario base (-1,7% per il Pil cumulato al 2014) il fabbisogno arretra a “meno di 25,9 miliardi”.

Per quanto riguarda i singoli istituti, Santander, BBVA, CaixaBank, Kutxabank, Banco Sabadell, Bankinter e Unicaja-CEISS: “non hanno bisogno di capitale aggiuntivo, anche nel caso di scenario avverso”. BFA-Bankia, Catalunya Banc, NCG Banco e Banco de Valencia necessitano invece di fondi freschi (scenario avverso) per 24,7, 10,8, 7,2 e 3,5 miliardi.

Focus sul possibile taglio di Moody’s
I riflettori sono ora puntati su Moody’s. Lo scorso agosto l’agenzia statunitense aveva annunciato che il rating sul debito sovrano di Madrid (Baa3) sarebbe rimasto sotto revisione per un possibile downgrade fino a fine settembre. In caso di taglio, il nuovo rating della Spagna scenderebbe a “junk”, “spazzatura”.