Per la Francia maxi-manovra da quasi 37 mld per centrare riduzione deficit
Tra le misure previste c’è l’aumento della tassazione sui dividendi e la riduzione delle esenzioni fiscali sul pagamento degli interessi passivi. Dalla tassazione al 75% per i redditi oltre il milione di euro dovrebbe portare nelle casse statali 200 milioni di euro aggiuntivi. Tassazione aumentata anche per i redditi superiori ai 150mila euro, che passerà al 45%.
Le stime contenute nella finanziaria 2013 da approvata oggi dal governo francese, che prevede aumenti di tasse per 20 mld e 10 mld di risparmi sulle spese statali, confermano l’obiettivo di riduzione del rapporto deficit/Pil al 3% il prossimo anno dal 4,5% atteso per quest’anno. Il governo prevede che il sentiero di riduzione del deficit proseguirà negli anni successivi: 2,2% nel 2014, 1,3% nel 2015 e 0,6% nel 2016.
Le previsioni di Parigi sono di crescita zero quest’anno per poi risalire a +0,8% nel 2013. Il ministro delle Finanze francese, Pierre Moscovici, ha dichiarato oggi che il prossimo anno la crescita del Pil francese potrebbe andare oltre le previsioni se la situazione in Europa si stabilizza. “Se situazione Europa si stabilizza – ha detto Moscovici alla radio Europe 1 – ci accingiamo a raggiungere l’obiettivo dello 0,8 per cento o meglio”. La Francia è reduce da tre trimestri di stagnazione economica e la Banque de France vede l’economia transalpina scivolare in negativo nel terzo trimestre dell’anno con una contrazione dello 0,1% t/t.
AFT annuncia diminuzione entità emissioni bond del 2013
L’Agence France Tresor (AFT) ha annunciato oggi che le emissioni di titoli di Stato a medio-lungo termine nel corso del 2013 saranno pari a complessivi 170 miliardi di euro, in calo rispetto ai 178 mld di euro di emissioni di BTAN e OAT stimate per quest’anno. “Credo che i tre più grandi paesi della zona euro (Francia, Germania e Italia) emetteranno importi complessivi molto simili, ma noi probabilmente saremo quelli che emetteremo meno titoli”, ha detto Philippe Mills, direttore generale dell’ATF.
A inizio agosto i rendimenti del decennale francese hanno toccato i minimi storici al 2% (oggi viaggiano intorno al 2,2%) e i titoli a breve a luglio erano arrivati a offrire rendimenti negativi.