Notizie Notizie Mondo S&P: banche italiane maggiori beneficiarie con tassi BCE più alti di 200 pb. Ecco perché

S&P: banche italiane maggiori beneficiarie con tassi BCE più alti di 200 pb. Ecco perché

8 Giugno 2022 16:55

Sale l’attesa per la riunione della Bce di giovedì e su un probabile rialzo dei tassi d’interesse a luglio che ormai appare scontato. A tal proposito, secondo la survey di S&P Global Ratings, sulle disclosure regolamentari di 85 grandi banche europee, un rialzo di 200 punti base dei tassi d’interesse porterebbe, in media, a un aumento del margine d’interesse di circa il 18% rispetto al 2021 (escludendo le banche svizzere).

Impatto tassi, i benefici maggiori per banche italiane e UK

La portata di tale impatto varia però notevolmente. Le banche britanniche e italiane saranno quelle che beneficeranno maggiormente da un aumento dei tassi, seguite da spagnole, tedesche, danesi e austriache, mentre le banche francesi e olandesi registreranno effetti minori.

L’aumento effettivo dei margini d’interesse dipenderà anche da due fattori chiave che non sono omogenei in Europa: l’entità e la velocità dell’aumento dei tassi e la forza dei finanziamenti netti in un contesto economico in via di indebolimento.

L’attuale contesto di alta inflazione porterà probabilmente a un aumento dei costi operativi e di credito per le banche. Tuttavia, con uno scenario economico di base che prevede una normalizzazione dell’inflazione nel 2023 e un aumento limitato della disoccupazione, S&P prevede che l’aumento dei tassi di interesse fornirà, in generale, una spinta agli utili delle banche europee nel 2022 e nel 2023.

La maggior parte delle banche europee ha registrato un aumento del margine di interesse nel primo trimestre del 2022, stimolato dal graduale aumento dei tassi di interesse a breve e lungo termine, afferma S&P Global Ratings.

“L’entità di questo impatto varia notevolmente, tuttavia le banche britanniche e italiane trarranno il massimo beneficio dall’aumento dei tassi, seguite da banche spagnole, tedesche, danesi e austriache, mentre le banche francesi e olandesi riportano effetti minori”, ha affermato Nicolas Charnay, Analista S&P Global Ratings ‘

L’attuale contesto inflazionistico elevato probabilmente porterà anche a un aumento dei costi operativi e di credito per le banche. Tuttavia, con un caso di base economico che prevede una normalizzazione dell’inflazione nel 2023 e un aumento limitato della disoccupazione, prevediamo che l’aumento dei tassi di interesse, in generale, fornirà una spinta ai profitti delle banche europee nel 2022 e nel 2023.