S&P prevede altre scosse per il mercato cinese
Potrebbero esserci altre correzioni sulle borse cinesi, e questo nonostante i fondamentali economici del Paese restino intatti. E’ questa la tesi che si legge oggi in un report di Standard & Poor’s Equity Research. Alla base della considerazione degli analisti vi sarebbero soprattutto le elevate valutazioni raggiunte dall’azionario nell’ex Impero celeste, le cui quotazioni sono praticamente raddoppiate nel corso dell’ultimo anno. Secondo gli analisti di S&P inoltre il governo cinese potrebbe introdurre ulteriori misure per frenare la speculazione sui mercati azionari del Paese e ridurre l’eccesso di liquidità, imponendo limiti all’attività di trading e innalzando i tassi d’interesse.
“Non un buon inizio per l’Anno del maiale ma ci attendevano una correzione dei mercati cinesi”, spiega Lorraine Tan, Vice President di Standard & Poor’s Equity Research in Asia, secondo cui “la caduta dei mercati globali che ha seguito è stata sorprendente ed è indicativa della sempre maggiore importanza dell’economia cinese”. Sempre sul tema delle ricadute sui mercati statunitensi ed europei, Alec Young, strategist di Standard & Poor’s Equity Research, ritiene che gli investitori siano in maniera crescente convinti che così come la crescita della Cina ha contribuito all’espansione del resto del mondo negli ultimi anni, così ogni flessione avrà un impatto negativo. “Inoltre – ha spiegato Young – con la volatilità ai minimi dopo 8 mesi di ininterrotto rally, molti mercati azionari globali erano vulnerabili ai profit taking in considerazione di un’avversione al rischio che aveva toccato livelli insostenibilmente bassi. Noi vediamo quella attuale come una correzione all’interno di un mercato bull di lungo termine – ha proseguito Young – piuttosto che l’inizio di un bear market”.
Gli analisti ritengono che le azioni di classe A cinesi (per cui hanno un rating underweight) restino sopravvalutate, preferendogli le azioni dei mercati di Hong Kong, Taiwan e Corea del Sud. Restano comunque positive le previsioni sull’economia. Standard & Poor’s Equity Research continua ad aspettarsi che il Pil cinese cresca nel 2007 a un ritmo compreso tra il 9,5 e il 9,9%, sostenuto da esportazioni, investimenti e consumi domestici.