L’S&P 500 è destinato a crollare anche del 50%. Tesla può andare a zero (M. Faber)

E’ noto nel mondo finanziario per le sue previsioni a dir poco “catastrofistiche“. L’autore della famosissima newsletter “Gloom, Boom & Doom Report”, Marc Faber, nel corso di un’intervista rilasciata ieri alla CNBC non ha deluso le aspettative dei suoi numerosissimi fan sparsi in tutto il mondo.
“Penso che il mercato, in particolare l’indice S&P500, possa tranquillamente perdere cinque anni di salite tornando rapidamente in area 1.100 punti“. L’esperto ha focalizzato la sua analisi sulla sostenibilità della crescita impetuosa del mercato azionario che, almeno negli Usa, prosegue praticamente ininterrotta da 8 anni e che ha portato ieri gli indici a registrare nuovi massimi assoluti.
“Sebbene i mercati siano su livelli record, mette in luce Faber, solo alcune delle principali azioni Usa stanno registrando nuovi massimi“, un fattore che di fatto fa scattare un possibile campanello di allerta sulla sostenibilità del movimento in atto.
Il motivo di questa impetuosa crescita, secondo Faber, è da ricercarsi nella liquidità praticamente illimitata pompata a più riprese dalle principali banche centrali internazionali. Prima dalla FED, e successivamente anche da BCE, BOE e BOJ che stanno ancora iniettando liquidità sui mercati.
Faber fa però notare come ultimamente siano salite, e non poco, anche altre asset class “difensive” che potrebbero quindi preannunciare una possibile imminente inversione del mercato. “L’oro e l’argento sono saliti moltissimo da inizio anno. E anche le azioni delle società minerarie non sono da meno”. Faber ha fatto inoltre notare come i mercati che hanno registrato le performance migliori nel 2016 sono quelle dei mercati emergenti: Brasile +65% (in $), Russia +23%, Tailandia, Indonesia, Filippine tutte con performance superiori al +20%. “Tutti mercati emergenti sono saliti molto”, facendo intuire una possibile rotazione settoriale da parte dei principali investitori istituzionali.
“Il mercato è salito non grazie ad acquisti sani, ma quasi esclusivamente per operazioni straordinarie quali buy-back, acquisizioni, fusioni etc. L’economia reale mondiale non sta andando molto bene” ha ribadito Faber. L’esperto ha sottolineato che non si può precisamente dire quando inizierà il crash del mercato, ma che prima o poi arriverà il momento in cui “si dovrà vendere tutto, compresa la propria moglie e i propri figli”.
Parlando di asset allocation, visto che con molta probabilità le banche centrali continueranno a stampare moneta ancora a lungo, secondo l’esperto conviene avere un portafoglio estremamente diversificato. “Punterei molto sui Treasury americani che, anche se sono saliti molto, rimangono uno dei pochi porti sicuri dove rivolgersi nel caso in cui i mercati azionari iniziassero a crollare in maniera significativa”.
Short selling? Attenzione a Tesla
A specifica domanda mr Faber ha consigliato agli investitori più preparati di posizionarsi short su alcune selezionate azioni; in particolare sul titolo Tesla che secondo l’esperto potrebbe vedersi azzerare il proprio valore in Borsa. “Tesla è un’azienda specializzata nella produzione di autoveicoli elettrici. E’ una nicchia di mercato molto particolare che potrebbe essere replicato molto velocemente da altri colossi del settore quali Mercedes, Toyota e BMW in maniera molto più efficiente e meno costosa. Per il momento il mercato non giustifica questi investimenti, ma quando arriverà il momento Tesla si troverà a scontrarsi con una competizione molto agguerrita”.