Notizie Notizie Mondo Sorpresa People’s Bank of China, Cina allenta controllo capitali. Yuan tramortito da vendite

Sorpresa People’s Bank of China, Cina allenta controllo capitali. Yuan tramortito da vendite

9 Gennaio 2018 13:27

La mossa a sorpresa della Cina tramortisce lo yuan, che si appresta a soffrire il tonfo peggiore in due mesi, capitolando sulla scia della notizia. La notizia vede protagonista la Banca centrale People’s Bank of China che, stando a quanto riferito da Bloomberg, ha chiesto ad alcune banche che contribuiscono al fixing di rimuovere la componente del “fattore anticiclico” nel metodo di calcolo del tasso di cambio di riferimento giornaliero.


Tale componente era stata introdotta l’anno scorso, per frenare il sell off sulla valuta scatenato dalle attese su ulteriori strette monetaria della Federal Reserve.

Gli smobilizzi avevano indebolito lo yuan per tre anni consecutivi, tanto che Pechino aveva deciso lo scorso anno di lanciare nuovi controlli sui capitali per frenarne la discesa.

La componente del “fattore anticiclico” nel metodo di calcolo del tasso di cambio aveva conferito alla People’s Bank of China un maggior controllo sulla moneta, smorzando tuttavia l’impegno di Pechino volto a rendere la moneta più accessibile e più legata alle condizioni di mercato.

La rimozione di tale fattore è un segnale di come la Cina sia ora fiduciosa sulla traiettoria della valuta, reduce dalla fase rialzista che ha caratterizzato il secondo semestre del 2017.

Per Raymond Yeung, responsabile economista della Cina presso l’Australia & New Zealand Banking Group, a Hong Kong, intervistato da Bloomberg, la notizia non è in realtà sorprendente, “visto che le aspettative di un deprezzamento si erano smorzate”.

La rimozione di tale fattore, ha aggiunto Yeung, “suggerisce che le autorità prevedono che il tasso di cambio oscillerà all’interno di un range ragionevole nel breve periodo“.

In un’email inviata a Bloomberg News, la Banca centrale cinese ha precisato che spetta in ogni caso alle banche che contribuiscono al fixing gestire i propri calcoli.

La reazione dello yuan alla notizia è stata in ogni caso immediata, e l’effetto sorpresa c’è stato. Lo yuan onshore è sceso dello 0,40% a 6,5258 per dollaro alle 18.28 ora di Shanghai, riportando il calo giornaliero più sostenuto dallo scorso 3 novembre.

Offshore, la moneta ha ceduto lo 0,5%, al ritmo più forte dal mese di settembre.

Intanto, gli analisti di Nomura Holdings ritengono che il cambiamento deciso possa riportare la volatilità sulla moneta, in quanto la rimozione del fattore anticiclico di per sé garantirà una maggiore flessibilità del cambio.

Nel corso dell’intero 2017, dopo la debolezza dei tre anni precedenti, lo yuan si è rafforzato per la prima volta in quattro anni, testando poi nella sessione di ieri il record in quattro mesi.