Notizie Notizie Italia Societe Generale lancia una nuova obbligazione decennale indicizzata all’inflazione europea

Societe Generale lancia una nuova obbligazione decennale indicizzata all’inflazione europea

19 Novembre 2024 10:33

Societe Generale ha recentemente quotato su EuroTLX di Borsa Italiana una nuova obbligazione decennale indicizzata all’inflazione (inflation-linked), studiata per offrire una soluzione di investimento nel lungo termine.

Il prodotto combina una cedola iniziale fissa con un successivo meccanismo cedolare variabile legato all’andamento dell’inflazione nell’area Euro. Questa struttura mira a offrire un rendimento periodico che può beneficiare di eventuali futuri rialzi dell’inflazione e a garantire alla scadenza il rimborso integrale del valore nominale (100 euro per obbligazione).

Cedola fissa del 5% e poi indicizzata all’inflazione

La nuova obbligazione inflation-linked di Societe Generale, emittente di lunga e riconosciuta esperienza nel segmento degli strumenti quotati in Italia, è di tipo a tasso misto con durata decennale (ISIN XS2928162945).

Il bond si distingue per una cedola fissa lorda del 5% (p.a.) nel primo anno, un elemento che consente agli investitori di beneficiare immediatamente di un rendimento elevato. Per i restanti nove anni, il rendimento diventa variabile e viene calcolato in base al tasso di inflazione anno su anno misurato dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo dell’Eurozona, spesso indicato con la sigla “HICP” (Harmonized Index of Consumer Prices, ovvero “IAPC”, Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo in italiano). Il termine “armonizzato” significa che tutti gli Stati membri dell’Unione europea adottano la stessa metodologia, assicurando la comparabilità dei loro dati. Per questo motivo l’HICP è una misura efficace per tenere traccia delle variazioni dei prezzi nell’economia della zona Euro.

La cedola variabile, che viene pagata dal secondo al decimo anno, presenta un minimo garantito del 2,25% lordo annuo ma non pone limiti massimi, permettendo così di cogliere appieno eventuali dinamiche inflazionistiche positive durante il periodo di investimento.

Un altro elemento distintivo di questa obbligazione è la protezione al 100% del capitale alla scadenza, fissata per il 15 novembre 2034. Ciò significa che il valore nominale (il taglio minimo è di 100 euro) viene garantito integralmente al termine dei dieci anni.

I fattori impattanti sullo scenario inflazionistico

Il lancio di questa obbligazione si inserisce in un contesto economico in cui l’inflazione è attualmente (a ottobre 2024) attorno al 2% nella zona Euro. Il tasso di inflazione su un arco di tempo decennale può tuttavia cambiare significativamente, basti pensare che due anni fa superava il 10%. Alcune dinamiche globali di tipo economico, geopolitico e ambientale potrebbero contribuire a far crescere l’inflazione nei prossimi anni.

Tra i principali fattori impattanti nel medio-lungo periodo c’è il protezionismo, che si manifesta attraverso l’introduzione di barriere commerciali e dazi, con l’effetto di limitare la competizione globale. Questa tendenza potrebbe portare a un aumento dei costi di produzione e trasporto, specialmente a causa delle interruzioni nelle catene di approvvigionamento internazionali. A ciò si aggiunge una spinta verso lo sviluppo domestico di attività strategiche, un processo che, se da un lato mira a ridurre la dipendenza dall’estero, dall’altro potrebbe comportare un incremento dei prezzi, influendo sull’inflazione complessiva.

Le politiche ambientali rappresentano un altro fattore determinante. La transizione energetica, necessaria per affrontare il cambiamento climatico, comporta investimenti significativi in nuove tecnologie e infrastrutture. Parallelamente, l’adozione di standard ambientali più stringenti e la fiscalità crescente sui prodotti inquinanti contribuiscono ad aumentare i costi di produzione. Inoltre, le catastrofi naturali, sempre più frequenti, aggravano la volatilità dei mercati delle materie prime, generando ulteriori pressioni inflazionistiche.

Il contesto geopolitico aggiunge un ulteriore livello di complessità. Le crescenti tensioni politiche e commerciali, unite all’escalation di conflitti armati, possono causare interruzioni negli scambi internazionali e fluttuazioni nei prezzi delle materie prime. Questa instabilità influisce direttamente sui costi di beni e servizi, alimentando l’inflazione in molte economie.

Un altro elemento significativo è la crescita della spesa pubblica. Politiche di bilancio espansive, combinate con l’aumento dei salari nel settore pubblico, possono stimolare la domanda interna. Questo aumento della spesa, se non bilanciato da un’adeguata crescita dell’offerta, rischia di generare ulteriori pressioni sui prezzi.

Questi fattori analizzati delineano un quadro complesso in cui l’inflazione potrebbe crescere nel medio-lungo periodo. Tuttavia, è importante sottolineare che una possibile normalizzazione di queste dinamiche, come una maggiore stabilità geopolitica o un equilibrio nei mercati delle materie prime, potrebbe contribuire a ridurre la pressione inflazionistica.

Quali sono i punti di forza del nuovo bond?

I principali benefici di questo prodotto si possono riassumere in questi punti:

  • Innanzitutto, la protezione totale del capitale, in quanto l’obbligazione dà diritto ad un importo di rimborso pari almeno al 100% del valore nominale alla data di scadenza (15 novembre 2034).
  • La cedola variabile (che garantisce un minimo del 2,25% lordo annuo) permette di cogliere appieno eventuali dinamiche inflazionistiche positive durante il periodo di investimento. La tassazione prevista per le cedole è del 26%.
  • In un’ottica di ribasso dei tassi di interesse, che storicamente ha contribuito a sostenere un rialzo dei mercati azionari, le nuove obbligazioni potrebbero fortemente beneficiare di un aumento del prezzo sul mercato secondario.
  • Inoltre, il taglio minimo fissato a 100 euro rende l’investimento accessibile anche ai risparmiatori privati, ampliando così la platea di potenziali investitori.
  • La solidità finanziaria del garante Societe Generale, a cui sono stati assegnati rating Investment Grade da parte di S&P, Moody’s e Fitch. In particolare, le tre agenzie hanno attribuito giudizi rispettivamente pari ad A, A1 e A, a conferma di un rischio di insolvenza ad oggi remoto.
  • Un altro punto di forza riguarda la liquidità infra-giornaliera, un aspetto cruciale per chi desidera avere maggiore flessibilità nella gestione del proprio portafoglio. Societe Generale, in qualità di soggetto incaricato della gestione del mercato secondario delle obbligazioni su EuroTLX, fornisce prezzi intraday di acquisto e vendita delle obbligazioni a partire dalla relativa data di ammissione alle negoziazioni.

Quali sono i principali rischi?

I principali rischi sono quelli consueti per uno strumento di questo tipo:

  • Innanzitutto, la protezione totale del capitale è valida solo se le obbligazioni vengono detenute fino a scadenza (15 novembre 2034). Esiste pertanto un rischio di potenziale perdita uscendo prima dall’investimento.
  • Teniamo presente, infine, che durante la sua vita il valore di mercato delle obbligazioni può essere diverso dal valore nominale. L’investitore potrà quindi comprare le obbligazioni a prezzi inferiori o superiori al valore nominale, il cui pagamento è garantito solo alla data di scadenza.

Per maggiori dettagli visita il sito internet dell’emittente: https://prodotti.societegenerale.it/product-details/xs2928162945