Enel, arriva piano al 2027: tutto su investimenti e dividendi (in rialzo), ma anche su debito
Un aumento del dividendo, investimenti in rialzo con una fetta maggiore indirizzata alle Reti. Questi solo alcuni degli elementi chiavi emersi oggi dalla presentazione del nuovo piano strategico 2025-27 targato Enel che parla dell’avvio di “un nuovo capitolo di crescita sostenibile e creazione di valore grazie alla raggiunta solidità finanziaria”.
In particolare, il gruppo guidato dal 2023 da Flavio Cattaneo punta su investimenti per 43 miliardi di euro (in aumento di circa 7 miliardi rispetto al piano precedente e destinati perlopiù alle Reti), con margini in aumento e una revisione al rialzo della politica di dividendi. Tra i target finanziari fissati al 2027, si prevede che l’Ebitda ordinario di gruppo aumenti fino a un valore compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi e che l’utile netto ordinario del gruppo cresca fino a un valore compreso tra 7,1 e 7,5 miliardi.
L’amministratore delegato Flavio Cattaneo, arrivato in Enel nel maggiore del 2023, sta portando avanti un piano di dismissioni che punta a riportare il debito dell’azienda sotto controllo, concentrando gli investimenti sui progetti e sulle regioni più redditizie e riducendo i costi.
Tiepida accoglienza del mercato che non si sta scaldando con il nuovo piano: il titolo indietreggia ora dello 0,94% tra i peggiori del Ftse Mib.
Investimenti, soprattutto nelle Reti
Dei 43 miliardi di investimenti messi in campo (in aumento rispetto al piano passato) la fetta maggiore andrà alla voce “Reti”. In particolare, Enel suddivide così la ‘torta degli investimenti’: circa 26 miliardi nelle Reti (+40% rispetto al precedente Piano), di cui circa il 78% in Italia e Spagna, Paesi caratterizzati da quadri regolatori favorevoli a incentivare gli investimenti, e circa il 22% in America Latina; circa 12 miliardi nelle Rinnovabili, con un aumento di capacità pari a circa 12 GW, con un migliorato mix tecnologico che prevede oltre il 70% di eolico onshore e tecnologie programmabili (idroelettrico e batterie), arrivando a un totale di circa 76 GW di capacità e incrementando di oltre il 15% la produzione rinnovabile al 2027; e infine 2,7 miliardi nei Clienti, di cui circa l’85% nei Paesi con presenza integrata, offrendo un portafoglio di soluzioni bundled con energia, prodotti e servizi.
Inoltre, il gruppo prevede di allocare gli investimenti tra le geografie di riferimento in modo proporzionale al relativo contributo all’Ebitda, con circa il 75% in Europa e circa il 25% in America Latina e in Nord America. Nel 2027, si prevede che l’Ebitda ordinario di gruppo aumenti fino a un valore compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi e che l’Utile netto ordinario del gruppo cresca fino a un valore compreso tra 7,1 e 7,5 miliardi.
Nuova politica dividendi
“La visibilità sui risultati finanziari di Gruppo del 2024 consente di proporre alla prossima assemblea degli azionisti di Enel la distribuzione di un dividendo complessivo pari a 0,46 euro per azione, superiore al dividendo per azione (“DPS”, Dividend Per Share) fisso minimo di 0,43 euro indicato nel precedente piano“. E’ quanto si legge nella nota di Enel nella quale si precisa che nel periodo 2025-2027, si prevede che la realizzazione delle azioni strategiche si traduca in rendimenti visibili e altamente prevedibili. Di conseguenza, è stata rivista al rialzo la politica dei dividendi con un nuovo DPS fisso minimo annuo pari a 0,46 euro e un potenziale ulteriore incremento fino a un payout del 70% sull’utile netto ordinario del Gruppo. “Rispetto alla precedente politica dei dividendi, è stato inoltre rimosso il vincolo del raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa”, precisa ancora la società.
Per Enel “sostenibilità finanziaria e ambientale”
L’equilibrio finanziario continuerà a guidare la strategia del Gruppo. Grazie ai risultati raggiunti e al completamento del piano di dismissioni rimodulato lo scorso anno, Enel ha raggiunto il suo obiettivo di riduzione della leva finanziaria, con un rapporto indebitamento finanziario netto/Ebitda atteso a circa 2,4 volte a fine 2024, rispetto a 3,1 volte nel 2022, un livello molto inferiore a quello dei peer (con una media del settore pari a 3,1x). La solidità finanziaria raggiunta offre al Gruppo la flessibilità necessaria per cogliere le opportunità di mercato, finanziare le proprie ambizioni di crescita e massimizzare la remunerazione degli azionisti. Al termine del periodo di Piano, il gruppo italiano dell’energia punta ad avere un rapporto Indebitamento Finanziario Netto/EBITDA si attesterà a circa 2,5 volte, mantenendosi pertanto ben al di sotto della media di settore.
Cattaneo: “possiamo così aprire un nuovo capitolo di crescita, che creerà ulteriore valore azionisti e tutti stakeholder”
“Le azioni manageriali realizzate nell’ultimo anno ci hanno consentito di raggiungere tutti gli obiettivi comunicati ai mercati e di rafforzare la solidità finanziaria del Gruppo: possiamo così aprire un nuovo capitolo di crescita, che creerà ulteriore valore per gli azionisti e tutti i nostri stakeholder”, ha commentato Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Enel. “Tra il 2025 e il 2027, ci concentreremo sulle attività core e sull’allocazione flessibile del capitale, aumentando gli investimenti, principalmente in asset regolati con rendimenti prevedibili, che favoriranno al contempo un’accelerazione della transizione energetica – ha aggiunto il manager -. Continueremo inoltre a migliorare l’efficienza e la redditività, anche attraverso nuove opportunità di business. Questa strategia ci permette di rivedere al rialzo la politica dei dividendi nel periodo di Piano, con un dividendo fisso minimo di 0,46 euro per azione, in crescita rispetto a 0,43 euro del piano precedente e con un potenziale ulteriore incremento fino a un payout del 70% sull’utile netto ordinario.”
Enel rileva da Acciona portafoglio impianti idroelettrici in Spagna
C’è anche il tema delle acquisizioni. Enel ha annunciato venerdì scorso Endesa Generación ha firmato un accordo con Corporación Acciona Energías Renovables, società appartenente al Gruppo Acciona, per l’acquisizione dell’intero capitale sociale di Corporación Acciona Hidráulica. L’accordo prevede un corrispettivo pari a 1 miliardo di euro soggetto ad aggiustamenti usuali per questo tipo di operazioni, in considerazione del tempo che intercorrerà fino al perfezionamento dell’operazione. L’enterprise value riferito al 100% di CAH e riconosciuto nell’accordo è pari a 1 miliardo di euro. Il closing dell’operazione, previsto nella prima metà del 2025, è condizionato al rilascio dell’autorizzazione della competente Autorità Antitrust e all’ottenimento dell’autorizzazione da parte del Governo spagnolo per gli investimenti esteri (FDI).
Un accordo che permetterà al Gruppo Enel di consolidare il suo ruolo primario nelle rinnovabili a livello globale, accrescendo ulteriormente la quota del portafoglio di vendite coperta dalla propria produzione rinnovabile in Spagna, con l’obiettivo di massimizzare i ritorni generati dalla presenza integrata lungo l’intera catena del valore.